Una nuova legge regionale dà la possibilità alle fattorie didattiche di avere laboratori in natura. Dopo gli asili nido all’aperto, adesso è il momento delle scuole primarie di primo e secondo grado
La Puglia è la regione pioniera delle scuole all’aperto nel sud Italia. Si tratta di un progetto nato anche grazie ad associazioni che operano sul territorio e, alcune di loro, sono anche legate alla rete di scuole all’aperto dell’Emilia Romagna. Ci sono diversi asili all’aperto: nel bosco di Giovinazzo “Il posto delle fragole”, a Bitonto “Ali libere”, ad Altamura “L’Asino che vola”, a Manduria e in molti altri piccoli comuni del leccese, come a Cisternino dove c’è la scuola wardolf “L’alveare”.
Negli anni passati, grazie a fondi regionali alcune scuole elementari hanno introdotto i facilitatori per l’outdoor education: ovvero esperti, formati dalla Rete nazionale outdoor che vanno oltre le masserie didattiche, entrano nelle aule tradizionali e aprono le loro porte. Tra queste realtà c’è, ad esempio, il Terzo Circolo didattico di Altamura e il progetto “Cuore Selvatico” scritto dall’istituto Comprensivo di Japigia – Verga di Bari.
L’approvazione della nuova legge
È stata da poco approvata in Consiglio Regionale una nuova legge che farà la differenza: dare a possibilità alle fattorie didattiche di avere laboratori in natura riconosciuti proprio dalla Regione Puglia. L’azienda che ospita un agrinido erogherà un servizio alla cittadinanza e al contempo amplierà la propria offerta, scegliendo la strada della diversificazione e della multifunzionalità.
Il punto di forza dell’agrinido è il contesto agricolo reale, che mantiene i requisiti di prevalenza dell’attività agricola rispetto a quella educativa e di connessione tra le due.
Adesso, il passo successivo è far diventare outdoor anche scuole primarie di primo e secondo grado; la regione ha già iniziato a muover i primi passi in questa direzione. Tocca ora agli istituti scolastici formare i propri insegnanti e credere in questo progetto.
I commenti
«Questo modello favorisce lo sviluppo delle capacità emotive, sociali, corporee e cognitive dei bambini e delle bambine in un contesto naturale, ricorrendo a processi educativi e di apprendimento all’aperto. In questo modo, i bambini potranno acquisire una maggiore consapevolezza naturalistica», ha dichiarato Cristian Casili, vicepresidente dell’assise regionale.
Anche la presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone, ha dichiarato: «Introduciamo il modello di Educazione in natura. In pratica i servizi di agrinido e agriasilo – prosegue – saranno qualificati come servizi di educazione e istruzione che applicano il modello dell’educazione in natura. Così, anche le imprese agricole, le masserie didattiche, le fattorie sociali e le associazioni che si occupano di agricoltura sociale potranno presentare domanda per svolgere laboratori di riciclo creativo, preparazione di prodotti alimentari, osservazione e cura dell’orto, sperimentazione di esperienze sensoriali in relazione ai profumi e alla manipolazione di fiori e piante, insegnamento del succedersi delle fasi temporali legate alle stagioni, insegnamento del concetto di pazienza e di percezione della natura attraverso conoscenze tattili ed esplorative».
Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, ha espresso la sua soddisfazione: «L’istituzione, in Puglia, degli agri-nido e agri-asili, approvata all’unanimità in Consiglio regionale, rappresenta un modello ed è un ulteriore passo in avanti per valorizzare il ruolo delle fattorie sociali e delle aziende agricole multifunzionali. Il nostro plauso va ai consiglieri regionali e, in particolare, ai firmatari della proposta di legge Cristian Casili, Rosa Barone, Grazia Di Bari e Marco Galante del gruppo M5S. In favore dell’approvazione definitiva della legge, che amplia e integra la disciplina vigente in materia di agricoltura sociale con la definizione e la promozione di attività di carattere educativo per la fascia di età 0-6 anni, CIA Puglia si era già espressa a novembre scorso, quando il vicepresidente regionale e presidente di CIA Salento, Benedetto Accogli, aveva espresso il plauso dell’organizzazione per il primo step superato dalla proposta con l’approvazione in Commissione Agricoltura. Allora esortammo il Consiglio regionale a concludere l’iter, complimentandoci con i consiglieri Casilli e Metallo e ringraziando il presidente della Commissione, Francesco Paolicelli, e l’assessore regionale alla Scuola Sebastiano Leo».