Emergenza Ucraina: fondamentale nell’accoglienza dei minori il rispetto della Convenzione Onu

Carla Garlatti “I bambini e i ragazzi che stanno arrivando nel nostro Paese in fuga dal conflitto hanno diritto a continuare ad andare a scuola, a ricevere cure, a stare con i loro genitori o familiari e a essere inseriti nella società italiana”

Continua a crescere di giorno in giorno il numero di ucraini in fuga da questa folle guerra. L’Italia con il grande cuore che la contraddistingue si è già messa all’opera per aprire le sue porte all’accoglienza e per inviare il più presto possibile in Ucraina aiuti alla popolazione stremata e terrorizzata.

Ora, per far fronte all’emergenza, quali strumenti di accoglienza dei minori ucraini soli o con le proprie famiglie, in fuga dalla guerra l’Italia metterà in campo? Quali strumenti di regolarizzazione del soggiorno?

Lo domanda attraverso una lettera ufficiale Carla Garlatti, Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, ad istituzioni e Comuni, sottolineando come l’AGIA continuerà nella sua opera di monitoraggio degli interventi di protezione ed accoglienza dei minori provenienti dall’Ucraina.

Garlatti: “Piena tutela dei diritti riconosciuti dalla Convenzione ONU”

“I bambini e i ragazzi che stanno arrivando nel nostro Paese – spiega Carla Garlatti in un comunicato, pubblicato anche sul sito dell’Autorità QUI– in fuga dal conflitto tra Russia e Ucraina hanno diritto a continuare ad andare a scuola, a ricevere cure, a stare con i loro genitori o familiari e ad essere inseriti nella società italiana”.

“È fondamentale che le iniziative del governo e dei comuni assicurino la piena tutela dei diritti riconosciuti dalla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Per questo ho chiesto informazioni ai ministri dell’interno, della salute, degli esteri, della famiglia e al presidente dell’Anci sui sistemi di accoglienza e protezione che si stanno attivando in Italia. Inoltre, è essenziale conoscere quali strumenti di regolarizzazione del soggiorno saranno utilizzati”.

L’Autorità garante – continua la nota- ha inoltre aderito all’appello dello European network of ombudspersons for children (Enoc) di cui fa parte, affinché ogni Paese europeo – tra cui l’Italia – sia chiamato ad accogliere i bambini e ragazzi in fuga dalla guerra russo-ucraina. La Rete europea dei garanti per l’infanzia ha sottolineato come il perdurare delle ostilità renda impossibile tutelare le vite, l’incolumità e il benessere di bambini e ragazzi intrappolati nel conflitto e assicurare loro i servizi essenziali e un’istruzione e un’infanzia sicure. L’Enoc ha inoltre esortato la Russia a interrompere l’invasione e ha invitato i belligeranti ad astenersi da ogni azione che possa compromettere tali diritti e a garantire che gli aiuti umanitari raggiungano i minori e le famiglie celermente e in modo sicuro.

Per leggere il documento inviato dalla AGIA a Comuni e Istituzioni QUI