Mio figlio ha un amico immaginario: c’è da preoccuparsi?

Gli psicologi affermano che l’amico immaginario non è solo un vezzo. La sua silenziosa presenza nella vita del bambino, infatti, svolge innumerevoli funzioni”.

 Sono molti i bambini che nei primi anni di vita si creano un amico immaginario con cui parlare, giocare e perfino litigare.

Può essere un oggetto o un pupazzo presente nella vita reale o un personaggio di pura fantasia. Può avere le caratteristiche di una persona che il bambino conosce o essere completamente inventato.

Nulla di allarmante. Anzi.

L’amico immaginario è una presenza importante che insegna al bambino a relazionarsi con qualcuno diverso da sé.

Gli psicologi affermano che l’amico immaginario non è solo un vezzo. La sua silenziosa presenza nella vita del bambino, infatti, svolge innumerevoli funzioni. Grazie all’amico immaginario i bambini possono manifestare i propri pensieri, e parlarne senza paura che vengano spifferati ad altri: insomma, l’amico immaginario non tradisce mai – riporta Mamme Magazine – Aiuta i bambini a costruirsi un’identità propria e, allo stesso tempo, a riconoscere il fatto che può esistere un pensiero o una visione del mondo diversa dalla loro. Insomma, avere un amico immaginario è totalmente positivo per la crescita del bambino”.

 Pian piano che il piccolo inizierà ad affacciarsi “nel mondo”, ad andare a scuola, la presenza di questo caro amico si affievolirà fino a scomparire solitamente, si legge sul web magazine, attorno ai 10 anni.