I no che servono ai nostri figli per crescere

Spettabile redazione,
mio figlio è appena entrato nella terribile età dell’adolescenza. Non parla, non ha voglia di fare i compiti. Trascorre tutto il suo tempo attaccato al telefonino a chattare con gli amici e sui social. Con mio marito abbiamo pensato ad una soluzione drastica: vietargli l’uso del cellulare a pranzo, a cena e dopo le 20.00. Dite che potrebbe essere la scelta giusta?
Grazie
Maria Rosa

Cara Maria Rosa,

ai nostri figli per diventare adulti consapevoli, serve amore, fiducia, rispetto, sostegno ma… servono anche delle regole!
Mettere in mano uno smartphone ad un adolescente, permettendogli di utilizzarlo a proprio piacimento, h24, 7 giorni su 7, senza imporre regole e soprattutto senza esercitare alcuna vigilanza, potrebbe essere rischioso.
Quelli dell’adolescenza sono anni particolari, di scoperta e di cambiamento.
Se suo figlio inizia ad isolarsi, ad andare male a scuola e a trascorre la maggior parte del proprio tempo con gli occhi fissi sul cellulare è giusto che lei e suo marito iniziate a correre ai ripari. Spegnere il wifi di casa ad una certa ora e non permettere che mangi con accanto l’amato telefonino, ma dialogando con il resto della famiglia, sono di certo sane regole di comportamento.
Ovviamente, vostro figlio sul momento non vi ringrazierà. Ma questo è il prezzo da pagare per la sua educazione. Perché anche i no e le regole aiutano a crescere.

La invitiamo a leggere anche questo ulteriore articolo, da noi pubblicato, dedicato alle “black phone box”.

Qualora desiderasse approfondire l’argomento, non esiti a contattarci al 3400088431 oppure scrivendo all’indirizzo mail cefam@fondazioneaibi.it
Staff AIBC