Gentile Redazione,
il lungo periodo di lockdown dovuto all’emergenza sanitaria ha stravolto gli equilibri familiari soprattutto di mia figlia Marika, 10 anni, che è sempre più insofferente ed annoiata. Pensavo che con il finire del periodo di isolamento questo suo atteggiamento pian piano scemasse ed invece non è cambiato nulla ed io inizio a perdere la pazienza! Cosa posso fare?
Grazie
Giovanna
Cara Giovanna,
i capricci dei bambini in questi tempi di pandemia, non sono assolutamente un fatto insolito.
Il lungo isolamento, l’emergenza sanitaria protratta nel tempo e l’incertezza sul quando avrà termine colpiscono gli adulti e tanto più i bambini, destabilizzandoli psicologicamente.
Per loro un arco temporale così lungo può sembrare un’eternità e senza i compiti scolastici a tenerli occupati, l’insofferenza può prendere il sopravvento.
L’unica cosa che le posso consigliare è quella di avere molta pazienza. Solo in questa maniera potrà allentare lo stress familiare e insegnare a sua figlia a fare altrettanto.
Alcuni studi dimostrano che una maggiore pazienza migliori la depressione, il senso di solitudine e stimoli l’accrescimento dell’autostima. Allora perché non provare?
La pazienza non è innata. Si può imparare
La pazienza è qualcosa che adulti e bambini possono imparare.
Esistono ad esempio alcuni semplici esercizi da poter praticare per stimolarla, uno di questi è ad esempio meditare. Ma se proprio la pazienza stenta ad arrivare, almeno all’inizio, si può fingere di averne, come in una sorta di allenamento.
Anche comunicare ai bambini l’inizio e la fine dei vostri impegni o fornire loro un piano giornaliero sommario, sembrerebbe aiutare i ragazzi a non essere sopraffatti dall’ansia.
Cara Giovanna, ricordi infine che i bambini necessitano di tre cose: tempo, contatto e attenzione, quindi ritagliatevi del tempo per fare qualche cosa insieme, come ad esempio cucinare un dolce o fare una passeggiata. Servirà anche a lei per disconnettere la testa dagli impegni lavorativi e riconnetterla sulla sua famiglia.
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