L’attaccamento affettivo del minore alla famiglia d’origine è sempre da tutelare

Una recente pronuncia della Corte di Cassazione ha escluso la possibilità di adottare il minore se, nonostante le carenze dei suoi genitori naturali, lo stesso dovesse essere molto legato a loro

Per quanto a volte non venga sottolineato come si dovrebbe, il fine dell’adozione è sempre quello di tutelare il minore e agire esclusivamente per il suo maggiore interesse. Lo ha ribadito una recete sentenza della Corte di Cassazione (Cass. ord. n. 9456/21 del 09/04/2021) che ha negato la richiesta di adozione fatta dalla famiglia che aveva in affidamento il minore, dinanzi al ricorso dei genitori naturali ai quali il bambino è stato riconosciuto come molto legato.
I giudici hanno ribadito l’incapacità dei genitori biologici di occuparsi del minore, ma hanno anche constatato come tali incapacità non siano irrimediabili e tali da portare a un allontanamento definitivo del bambino. La corte ha quindi scelto di proseguire nel percorso di affidamento, prevedendo un sostegno alla funzione genitoriale anche se per un periodo che si ritiene non sarà breve. Questa decisione permette soprattutto di tutelare il rapporto tra il bambino e la sua famiglia naturale, data la constatazione da parte dei giudici del forte attaccamento del minori, in particolare, alla madre naturale.

Ruolo dei genitori affidatari è favorire la ricomposizione del nucleo familiare originario

Un legame evidentemente ritenuto prioritario rispetto a quella “continuità affettiva” introdotta con la legge n.173 del 2015 per tutelare la relazione createsi tra affidatari e bambini in loro cura temporanea, e che di fatto ha aperto alla possibilità, prima esclusa, che i genitori affidatari possano adottare il minore loro affidato.
Al di là del merito della decisione della Corte, la sentenza pone nuovamente il tema circa il differente ruolo dei genitori affidatari rispetto alla famiglia ‘definitiva’: disorienta un po’, infatti, il fatto che, in un caso in cui il legame tra figlio e genitori di origine è stato considerato da tutelare e ancora positivo da parte del tribunale, gli affidatari abbiano fatto richiesta di adozione. Il ruolo specifico dei genitori affidatari, infatti, dovrebbe essere proprio quello di favorire la ricomposizione del legame tra minore e famiglia di origine, mentre diverse aspirazioni o comunque un diverso inquadramento della situazione (che evidentemente nel caso specifico c’è stato) appaiono scarse garanzie per la riuscita dell’affidamento nell’ottica del rientro del bambino nella famiglia di origine.