Ora che la curva epidemiologica è in ribasso si pensa all’assunzione di psicologi di base AGGIORNAMENTO: stanziati 20 milioni di euro

Approvato giovedì 20 maggio dal Consiglio dei Ministri il Decreto Sostegni bis. Tra le novità anche lo stanziamento di 8 milioni di euro per potenziare i servizi territoriali ed ospedalieri di Neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza con il reclutamento di professionisti sanitari e di assistenti sociali.

 Ora che la curva epidemiologica, grazie alla campagna vaccinale inizia a decrescere, il ministro della salute, Roberto Speranza, pensa ad aumentare l’attenzione dello Stato anche sulle altre patologie, rimaste un po’ nell’ombra a causa della corsa contro il virus. Tra le misure previste nella bozza del decreto Sostegni bis, è inserito anche un cospicuo stanziamento per recuperare le numerose visite e i ricoveri saltati a causa della pandemia e il rafforzamento dei servizi territoriali di assistenza psicologica di base.

A riportarlo è il Sole 24 Ore.

L’idea è quella di assumere uno psicologo di base ogni 100.000 abitanti, al fine di assicurare sostegno gratuito a chi ha sofferto maggiormente il lungo periodo da isolamento, con un occhio di riguardo a bambini ed adolescenti.

In bozza, anche lo stanziamento di 20 milioni di euro che le ASL potranno utilizzare per assumere gli psicologi con incarichi di lavoro autonomo.

Milioni di visite e ricoveri da recuperare

Per quanto riguarda le liste di attesa, il piano, riporta il quotidiano, sarà valido fino al 31 dicembre 2021  “la prima misura sarà quella di ricorrere alle prestazioni aggiuntive in libera professione della dirigenza medica, sanitaria, veterinaria, e delle professioni sanitarie dipendenti del SSN, con il pagamento degli straordinari”.

Inoltre sarà possibile “reclutare il personale attraverso assunzioni a tempo determinato di personale del comparto e della dirigenza medica, sanitaria, veterinaria e delle professioni sanitarie anche in deroga al contratto nazionale di settore o attraverso forme di lavoro autonomo”.

 Infine, tra le novità, vi sarà anche la possibilità di “coinvolgere le strutture private accreditate, attraverso l’acquisto di prestazioni ospedaliere e di specialistica ambulatoriale”.

Aggiornamento: il Consiglio dei Ministri stanzia 8 milioni di euro per potenziare i servizi territoriali ed ospedalieri di Neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza

Il Consiglio dei Ministri che si è riunito giovedì 20 maggio a Palazzo Chigi ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti connesse all’emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali, il cosiddetto Decreto Sostegni bis.

7 le principali linee di azione, a cui le misure fanno capo, tra loro anche la tutela della salute.

E proprio al fine di potenziare i servizi territoriali ed ospedalieri di Neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza (in attesa di un intervento organico strutturale) e “di garantire la prevenzione e la presa in carico multidisciplinare dei pazienti e delle loro famiglie, assicurando adeguati interventi in ambito sanitario e sociosanitario, anche in risposta ai bisogni di salute connessi all’emergenza epidemiologica da Covid-19”, il governo, all’art. 33 del decreto, ha previsto al comma 1, la possibilità per le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale “di utilizzare forme di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, fino al 31 dicembre 2021, per il reclutamento di professionisti sanitari e di assistenti sociali”. Per farlo, ha autorizzato una spesa di 8 milioni di euro.

Sempre con l’obiettivo di “tutelare la salute e il benessere psicologico individuale e collettivo, tenendo conto, in particolare, delle forme di disagio psicologico dei bambini e degli adolescenti, conseguenti alla pandemia da COVID -19 – l’art 33 consente alle regioni ed alle province autonome di Trento e di Bolzano di “autorizzare le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale a conferire, in deroga all’articolo 7 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, fino al 31 dicembre 2021, incarichi di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, a psicologi, regolarmente iscritti al relativo albo professionale, allo scopo di assicurare le prestazioni psicologiche, anche domiciliari, a cittadini, minori ed operatori sanitari, nonché di garantire le attività previste dai livelli essenziali di assistenza (LEA)…”

Gli psicologi, di cui al comma 1, così assunti, potranno svolgere la propria opera professionale per “un monte ore settimanale massimo di ventiquattro ore, nell’ambito dei servizi territoriali e agli stessi è riconosciuto un compenso lordo orario di 40 euro, inclusivo degli oneri riflessi”.

Per raggiungere tali obiettivi il governo ha autorizzato, per l’anno 2021, una spesa complessiva di 19.932.000 euro.