Perché i ragazzi soffrono? Il disagio tra i giovani italiani in un’indagine

Fumo, droghe e un’informazione poco approfondita sulla sessualità. Una ricerca mostra un aumento del disagio, della solitudine e dei comportamenti a rischio tra i giovani

La Fondazione Foresta ha condotto una ricerca su un campione di 4.383 studenti tra i 18 e i 20 anni delle scuole superiori del Padovano, per esplorare il livello di benessere e le abitudini di vita dei giovani.
L’indagine rientra nel progetto “Prevenzione andrologica permanente nelle Scuole”, che monitora il cambiamento degli stili di vita dei ragazzi dal 2005.

L’indagine

I risultati mostrano un quadro preoccupante, che evidenzia un aumento del disagio tra i giovani, che si manifesta con un maggior senso di solitudine, con l’incremento di comportamenti a rischio come fumo e droghe e un’informazione poco approfondita sulla sessualità.
Il primo dato che emerge dalla ricerca è che il 18% dei rispondenti al questionario sono figli unici e che il 20% hanno i genitori separati o divorziati.

Internet come canale di informazione

Questo significa che molti giovani vivono in contesti familiari monogenitoriali, dove il ruolo dei genitori è spesso sostituito dalla rete, come spiega Carlo Foresta, già professore di Endocrinologia all’Università di Padova e presidente della Fondazione Foresta Onlus. Questa situazione genera una condizione ansiogena, che porta i giovani a richiedere un supporto psicologico (31% nel campione globale, 40% nei figli di genitori separati o divorziati), a ricorrere ad ansiolitici e antidepressivi e a praticare l’autolesionismo (23%).
Anche le abitudini sessuali dei giovani sembrano risentire della diversità del contesto familiare.
I figli di genitori separati o divorziati hanno più frequentemente rapporti non protetti (19% per i ragazzi e 14% per le ragazze), con un incremento delle malattie sessualmente trasmesse (2,2%), oltre a un più frequente ricorso alla pillola del giorno dopo nelle donne (39%).

Che fare?

Il disagio che emerge dalle risposte dei ragazzi richiede una maggiore attenzione da parte degli adulti, che devono riflettere sulle conseguenze che le loro scelte di vita possono avere sui figli. Inoltre, è necessario promuovere una cultura della prevenzione e dell’educazione alla salute, che informi i giovani sui rischi legati ai comportamenti nocivi e li aiuti a sviluppare una maggiore consapevolezza e responsabilità verso se stessi e gli altri.