Scuola. Mamma e papà non trovano un accordo? A scegliere è il figlio

Il giudice, “dopo avere riscontrato capacità di discernimento e maturità nel corso dell’audizione” ha ritenuto di dare primaria rilevanza al parere del figlio nella scelta della scuola da frequentare

Tra i due litiganti a scegliere è… il figlio.

La prima sezione civile del tribunale di Verona, collegio presieduto dal giudice Ghermandi, in una lite tra padre e madre separati, sulla scuola da dover far frequentare al figlio undicenne ha infatti scelto di far scegliere a quest’ultimo l’istituto dove poter studiare.

A riportare la vicenda è il quotidiano il Giornale.

Nel passaggio tra scuole elementari e medie, due ex coniugi non trovano un accordo sull’istituto da far frequentare al figlio…

La rinomata scuola privata come richiesto dal padre o la vicina scuola pubblica come preferito dalla madre?

Entrambe le scuole proposte, sembrano equipararsi per professionalità e prestazioni. La struttura privata può vantare un’elevata qualità dei docenti e un’attenzione particolare alle lingue straniere… la scuola pubblica una particolare inclinazione alla musica, grande passione del bambino… insomma due strutture di tutto rispetto.

Cosa fare?

Il giudice, “dopo avere riscontrato capacità di discernimento e maturità nel corso dell’audizione” si legge sul quotidiano, ha ritenuto di dare primaria rilevanza al parere del figlio.

Il bambino ascoltato dai giudici senza la presenza dei genitori ha così espresso il desiderio di frequentare la scuola pubblica vicino casa, per continuare a studiare assieme ai suoi amichetti e per poter raggiungere la struttura autonomamente a pochi passi da casa.

E così è stato!