Sono una donna single: è vero che oggi in Italia i single possono adottare?

Buongiorno,

mi chiamo Carla e da 5 anni sono single con un lungo matrimonio (senza figli) alle spalle. Da sempre, nutro il forte desiderio di adottare un bambino. Ho una situazione lavorativa stabile e una rete familiare solida che mi fanno sentire tranquilla.

Ho letto su internet notizie contrastanti riguardo all’adozione da parte di single. E’ vero che  e ora in Italia anche i single possono adottare?

Grazie per l’attenzione,

Carla

Gentile Carla,

il tema dell’adozione di un bambino da parte di un single è molto dibattuto e, in effetti, le notizie che si trovano sulla rete sono diverse e non sempre coerenti.

Negli ultimi tempi a riaccendere il dibattito, è stata una pronuncia della Cassazione accolta dai media erroneamente come rivoluzionaria.

Partendo dalla centralità dell’interesse del minore, che resta il metro valutativo utilizzato da ogni Tribunale nella scelta dei genitori adottivi, con l’ordinanza n. 17100 del 26 giugno 2019 la Suprema Corte ha sottolineato come ad essere rilevante sia la qualità della relazione più che lo status dell’adottante. Il caso, però, che ha originato la pronuncia della Cassazione non riguarda l’adozione piena o legittimante (quella che tutti comunemente chiamiamo adozione), bensì l’adozione in casi particolari disciplinata dall’art. 44 della legge n. 184/83.

L’adozione in casi particolari disciplinata dall’art. 44 della legge n. 184/83 ha carattere residuale rispetto all’adozione.

In parole più semplici, Carla,  il legislatore ha operato una distinzione tra adozione piena dei minori in stato di abbandono, ai quali occorre dare una famiglia in luogo di quella di origine, e adozione dei minori che non si trovano in stato di abbandono, ma per i quali è opportuno dare veste giuridica a rapporti familiari di fatto attraverso il ricorso all’adozione in casi particolari.

Una elemento, questo, fondamentale di cui tenere assolutamente conto per non incorrere in equivoci come quello secondo cui per adottare in Italia non esisterebbe più il requisito di essere sposati.

Così non è. La legge 184 del 1983 mette al centro l’interesse del minore. Non esiste, infatti, un diritto degli adulti all’adozione, coppia o singoli che siano, così come non esiste più in generale un diritto al figlio. Esiste, invece, e deve essere garantito, il diritto dei minori senza una famiglia a trovarne una idonea per ciascuno di loro.

Ebbene, nell’ottica sposata dal nostro legislatore è interesse del bambino – sussistendone le condizioni – avere al proprio fianco due genitori, con la loro preziosa complementarietà.

Nella speranza di aver fatto chiarezza, la ringraziamo per averci scritto.

Se volesse approfondire l’argomento, non esiti a contattarci chiamando al numero 3400088431 oppure scrivendo all’indirizzo mail cefam@coopaibc.it