Adolescenti in lockdown a rischio bulimia e binging. Che cosa sono?

Diversi sono i vip che hanno ammesso i propri problemi con il cibo. Che, con 8.500 casi all’anno, non sono un fenomeno minoritario

Gli adolescenti in lockdown? Potrebbero rischiare di incorrere in fenomeni come la bulimia o, ancor di più, il binging, le abbuffate incontrollate. Sono problematiche, queste, affrontate anche da un noto personaggio dello spettacolo come Ambra Angioini nel suo “InFame“, il primo romanzo dell’attrice edito da Rizzoli. Del libro-confessione ha parlato, in un recente articolo, anche IlGazzettino.it. Così Ambra parla della pancia che “pensa, piange, ama più della testa e del cuore” o della capacità di “mangiare otto gelati Cucciolone così velocemente da non riuscire nemmeno a leggere le barzellette disegnate sopra il biscotto“. “Cosa voglio di più? Niente – scrive la celebre conduttrice – Però tutto il niente del mondo perché anche del nulla ho fame, una fame insaziabile, una voragine che non riposa mai”.

Che cosa c’è nella vita di un bulimico? “C’è – leggiamo ancora nell’articolo – la mappa dei supermercati, stilata periodicamente, per evitare di insospettire le cassiere con passaggi troppo frequenti. C’è il rito della spesa gettata sul letto, consumata di corsa, accostando dolce e salato. C’è la pancia che ‘comincia a tirare’ nell’impossibilità, però, di smettere di mangiare. La storia personale contribuisce così a portare in primo piano, senza filtri, imbarazzo o paure, i disturbi alimentari nella loro concretezza, dalla bulimia alle abbuffate compulsive, fino al vomito autoindotto e molto altro”.

“Per tantissimo tempo, in ambito di disturbi alimentari, si è parlato quasi esclusivamente di anoressia, peraltro sbagliando, come se fosse uno stile di vita – dichiara Costanza Rizzacasa d’Orsogna, autrice a sua volta di un altro libro, “Non superare le dosi consigliate“, edito da Guanda in cui si parla proprio di bulimia e binging i disturbi alimentari sono tanti. È importante che si parli anche di bulimia, binging, ossia abbuffate incontrollate, purging, ovvero essere dipendenti dal purgarsi, e così via. La bulimia è molto più diffusa dell’anoressia. E il binging, ben più di entrambe: è il disturbo alimentare più diffuso nel mondo eppure è stato lungamente considerato un disturbo minore. Largo dunque a storie come quella di Ambra, che contribuiscono a far cadere lo stigma. Più persone ne parlano, nel modo giusto ovviamente, come fa chi ne ha sofferto, più altre che vivono il medesimo problema si sentiranno libere di non tenerlo più segreto. In queste patologie, è fondamentale capire che non si è soli”.

Sono diversi, però, i vip che hanno ammesso di aver attraversato vicende di bulimia. Tra queste Aleksandra Soldatova; Taylor Mega; Federica Pellegrini; Ilaria Cusinato; Camilla Filippi, Giovanni Ciacci e Flavia Natalini. Il fenomeno, d’altronde, non è di poco conto: “Stando a recenti stime della Società italiana per lo studio dei disturbi del comportamento alimentare – leggiamo ancora su IlGazzettino.itin Italia sarebbero circa due i milioni di persone con disturbi alimentari, con 8.500 nuovi casi ogni anno, tra donne, la gran parte, e uomini. Nel tempo, l’età di esordio si è abbassata. Oggi interessa pure bambine”.

Chiunque volesse approfondire o avesse necessità di supporto professionale, può contattare il CEFAM – Centro Europeo Formazione Accoglienza Minori al numero 3400088431 oppure scrivendo all’indirizzo mail cefam@fondazioneaibi.it.