Adolescenza e acne. Mia figlia sta perdendo l’autostima. Come posso aiutarla?

Buongiorno, da quando mia figlia è entrata in piena adolescenza ho notato una serie di cambiamenti sia nel tono dell’umore che in comportamenti che non aveva mai avuto. In particolare mi capita di trovarla molto spesso a guardarsi allo specchio per via dell’acne. Io le dico che è solo un periodo e che passerà col tempo ma lei ha iniziato a non uscire più con gli amici e non vuole riprendere le attività sportive che frequentava. Se fino a qualche mese fa avevo una figlia molto attiva e gioiosa, oggi mi trovo davanti un’altra persona, triste, nervosa e chiusa in se stessa.

Mi date un consiglio?

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Gentilissima, come lei ben esprime, sua figlia è entrata a tutti gli effetti in quella fase di età che viene definita adolescenza. Per i genitori è quasi una parolaccia: “Mio figlio adolescente!” si sente pronunciare spesso, come se attraverso questo aggettivo si volesse far capire all’interlocutore tutte le criticità che questa fase porta con sé. Dal punto di vista biologico, il corpo è in continuo cambiamento e ciò porta un adolescente a studiarsi quotidianamente e ripetutamente per conoscersi meglio e ritrovare se stesso. E’ innegabile che l’aspetto esteriore assuma principale importanza anche nella relazione con gli altri. Un adolescente si sente osservato e spesso giudicato da chiunque incroci per strada. Tra compagni non mancano sfottò che possono ferire il destinatario, il quale spesso si sente in colpa per un problema legato in maniera naturale alla crescita.

Adolescenza, acne e autostima. Il “Passera!” non basta. Ecco perché

I genitori sono soliti rincuorare i propri figli, sottolineando le loro bellezze e sminuendo quelle imperfezioni come possono essere problemi della pelle tipici dell’età. “Passerà!” è vero, ma per un adolescente il concetto di tempo si traduce nel qui ed ora. Per le ragazze, come anche per i maschietti, l’aspetto estetico è dunque molto importante e qualsiasi inestetismo diventa fonte di sbalzi d’umore e di ansia. Sbagliato quindi sottovalutare anche una semplice acne giovanile. Non è solo un’imperfezione estetica temporanea, ma è anche una delle cause di disturbi psicologici più o meno espressi. Innanzitutto è necessario curare l’acne, affidandosi ad un bravo dermatologo che abbia in mente anche i risvolti psicologici di questo inestetismo.

Inoltre stiamo molto attenti ai sintomi di un malessere che potrebbe essere risolto attraverso interventi mirati. Comportamenti di isolamento sociale sono spesso accompagnati da un basso livello di autostima. Aumentare negli adolescenti il livello di autostima è spesso la chiave giusta per fare in modo che le criticità legate non solo all’età, ma anche al mondo circostante, vengano affrontate in maniera diversa, cioè con più risorse e competenze. In questo modo, le difficoltà vengono mitigate perché l’adolescente ha delle competenze specifiche sulle quali è cresciuto grazie al coach pedagogista. Negli incontri, questo professionista instaura una relazione atta a sviluppare le cosiddette life skill, ovvero quelle competenze cognitive, emotive e relazionali che favoriscono lo sviluppo di nuovi comportamenti sia sul piano personale che su quello sociale. In questo modo, la persona può attingere a nuove strategie per affrontare le richieste che la vita di tutti i giorni gli pone davanti. E’ un intervento molto efficace e nel caso da lei espresso sono convinto possa davvero aiutare un’adolescente come sua figlia a trovare rinnovata energia e positività per diventare “grande”!

La invito pertanto ad approfondire l’argomento, contattandoci per un incontro gratuito allo 3400088431 o scrivendo una mail a cefam@coopaibc.it.

Diego Moretti

Pedagogista di AIBC cooperativa sociale e responsabile d’area per i Servizi di sostegno alla famiglia offerti dal CEFAM – Centro Europeo Formazione Accoglienza Minori