I servizi che si occupano di adolescenti tra i 15 e i 17enni sono 80, mentre quelli che prendono in carico ragazzini sotto i 14 anni sono solo 37
“La dipendenza da internet è oggetto di un’attenzione crescente da parte degli esperti: riguarda un super investimento delle attività online, che occupa gran parte del tempo della giornata, accompagnandosi a incapacità di controllo, alterazioni dell’umore, progressivo abbandono dei compiti e degli interessi precedenti e, talvolta, a fenomeni di ritiro dalla vita sociale”, a segnalarlo è l’Istituto Superiore di Sanità che in una pagina appositamente dedicata alle dipendenze da internet QUI spiega:
“Oltre a suggerire l’importanza di un precoce intervento educativo dello strumento digitale, i clinici rivolgono il loro interesse a comprendere le difficoltà personali e relazionali che si celano dietro tali manifestazioni, in modo tale da aumentare la consapevolezza del soggetto e a favorire soluzioni più adattive e creative”.
Dipendenze da internet: una mappa svela dove trovare aiuto
Proprio per venire in aiuto di chi soffra di tali dipendenze, l’Istituto Superiore di Sanità, nell’ambito del progetto CCM – Ministero della salute Rete senza fili. Salute e Internet Addiction Disorder (IAD): tante connessioni possibili, ha realizzato una mappa interattiva semplice ed intuitiva attraverso la quale è possibile conoscere i servizi che in Italia svolgono attività di prevenzione e cura per la dipendenza da internet. Basta indicare Regione e Provincia per scoprire l’anagrafica della struttura, i contatti, la tipologia di attività e la fascia di età presa in carico dal servizio, oltre ad altre importanti informazioni QUI
Vita informa che sono “99 in Italia i servizi che si occupano dei disturbi internet correlati, con un’équipe che conta complessivamente 347 professionisti”, di questi 83 sono afferenti al Servizio Sanitario Nazionale e 16 al privato sociale. Prima in Italia è la Lombardia, con 38 centri. I servizi che si occupano di adolescenti tra i 15 e i 17enni sono 80, mentre quelli che prendono in carico ragazzini sotto i 14 anni sono solo 37.