La ricerca. Minori e rapporti sociali: come si sono modificate le relazioni dei ragazzi durante il lockdown?

Per 1 giovane su 3, durante le chiusure dovute alla pandemia, le relazioni con i propri genitori siano migliorate mentre per il 30% dei minori intervistati, il rapporto con i propri compagni di classe è peggiorato

“Essere ragazze e ragazzi in Toscana al tempo del Covid” è questo il titolo dell’indagine coordinata dal Centro regionale di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza, su mandato della Regione Toscana, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, i cui risultati consentono di comprendere come hanno trascorso il lockdown i più giovani e quali sono state le loro paure e percezioni.
A parlarne è il Redattore Sociale.
Dall’indagine, che ha visto coinvolti oltre 4.000 minori tra gli 11 e i 17 anni in un questionario on line è emerso come per 1 giovane su 3, durante le chiusure dovute alla pandemia, le relazioni con i propri genitori siano migliorate e come per il 30% dei minori intervistati invece, il rapporto con i propri compagni di classe sia peggiorato.

Inoltre, la pandemia ha implementato l’uso di mezzi di comunicazione alternativi:

“E’ aumentato considerevolmente – si legge sul Redattore Sociale- l’utilizzo di chat e social media per comunicare con gli amici (il 66% dichiara di averne aumentato l’utilizzo) come l’uso di chiamate e video-chiamate (aumentate nel 69% dei casi). La necessità di comunicare con i pari emerge ancor più se confrontiamo il dato con quello delle altre attività realizzate online: la comunicazione con gli altri è senz’altro l’attività che ha subito un maggiore incremento rispetto allo shopping online (36%), il giocare ai videogame (35%) e il cercare informazioni sul web (35%). La scuola in Toscana è riuscita a garantire al 97% delle ragazze e dei ragazzi la continuità didattica online; ben il 35% dei ragazzi intervistati percepisce un peggioramento economico all’interno del proprio nucleo familiare”.