Perché in Tv e sui giornali non si parla più di bullismo digitale?

Spettabile AIBC,

mi chiamo Margherita e sono mamma di un ragazzo di 15 anni sempre iper connesso, soprattutto durante il lungo periodo di lockdown appena trascorso. Mi sono accorta che, differentemente dal periodo pre covid, non si sente più parlare in tv e sui giornali dell’odioso fenomeno del bullismo digitale. Come mai?

Grazie

Margherita

Cara Margherita,

purtroppo l’assenza dai media del fenomeno del cyber bullismo, non vuole dire che questa odiosa piaga diffusa tra i ragazzi e non solo, sia stata debellata. Anzi, durante il periodo di lockdown, in cui gli adolescenti chiusi in casa hanno vissuto attaccati a smartphone e pc, il fenomeno è addirittura incrementato.

Non bisogna quindi mai abbassare la guardia. A partire proprio dai genitori che devono educare i figli per prevenire fenomeni di bullismo, perché il “bullo” può essere chiunque. Come? Insegnando ai giovani l’uso corretto degli strumenti digitali, dialogando con i ragazzi perché le vittime non si sentano responsabili del proprio dolore.

Cara Margherita, la invito a continuare a seguire il nostro sito che aggiorniamo costantemente e qualora avesse necessità di approfondire l’argomento, le invio il link ad un nostro articolo, nel quale vengono spiegati i comportamenti che i genitori possono adottare per aiutare i figli vittime di episodi di cyberbullismo.

Per ulteriori informazioni non esiti a contattarci al 3400088431 oppure scrivendo all’indirizzo mail cefam@coopaibc.it

 Staff AIBC