Messa in prova: riscoprire se stessi con la trekking therapy

L’esperienza della trekking therapy rappresenta una delle proposte del progetto “Maps-traiettorie per orientarsi nella messa in prova” ideato per aiutare i minori a cui viene offerta la sospensione del giudizio e l’opportunità di vedere estinto il reato

La “messa in prova” non è una sanzione, ma una misura penale attraverso la quale il legislatore, ha scelto di rinunciare alla pretesa punitiva, per tutelare e assicurare le esigenze educative del minore e che il giudice può disporre quando ritiene di dover valutare la personalità del minorenne all’esito della prova (dirittoconsenso.it).

Il web magazine Giornale di Brescia rende noto che proprio nell’ambito della “messa in prova” è nato il progetto “Maps – Traiettorie per orientarsi nella messa alla prova”, ideato per aiutare i minori a cui viene offerta la sospensione del procedimento giudiziario e l’opportunità di vedere estinto il reato.

Tra le proposte che compongono il progetto, vi è anche quella del “TREKKING THERAPY”, un’esperienza per cercare di ritrovare se stessi dopo che si è commesso un reato.  La trekking Therapy viene già applicata con successo, da qualche anno nel bresciano.

Il progetto “Maps” operativo sui territori della Valle Sabbia e della Bassa bresciana centrale comprende anche laboratori esperienziali e attività di gruppo guidati da psicologi educatori e formatori. La Fondazione Cariplo ha finanziato tutto il progetto, distribuito in due annualità, con la regia della cooperativa sociale AREA, insieme ad altri partners aderenti.

Verranno elaborati percorsi rivolti alla (ri)costruzione e rappresentazione delle “mappe” che costituiscono il percorso di crescita necessario dopo aver commesso un reato.

Il presidente della cooperativa Aurelio Bizioli, sempre sul Giornale di Brescia ha dichiarato: “i minori saranno accompagnati a (ri)trovare e (ri)definire il posizionamento all’interno dei propri legami e dei contesti sociali”.

Gli interventi – si apprende dal web magazine- riguardano i minori segnalati all’autorità giudiziaria, per i quali è stato stabilito un percorso di avvicinamento alla “Messa in Prova”. Per questi minori vi saranno percorsi psicologici e educativi personalizzati che coinvolgeranno i loro familiari e incontri di sensibilizzazione dell’intera comunità.