Noemi nella tempesta. Un libro per capire la “generazione Covid”

Alberto Pellai e Barbara Tamborini hanno scritto un libro per ragazzi ambientato durante l’anno di pandemia. Una riflessione ironica e profonda da leggere in famiglia sulle sfide che abbiamo affrontato e le risorse che ciascun ha saputo trovare

Esce in questi giorni Noemi nella tempesta (DeA, 240 pagg., 13,90 euro), libro scritto da Alberto Pellai e Barbara Tamborini per i ragazzi, ma che parla a tutti noi. L’argomento è più che mai attuale, perché filo conduttore del racconto sono i fatti e le situazioni che hanno sconvolto la vita di tutti durante l’ultimo anno segnato dalla pandemia. Il libro, in particolare, parla dei pensieri e le emozioni di due preadolescenti che, senza mai uscire di casa, affrontano tante sfide, tra la voglia incontenibile di litigare e picchiarsi e la scoperta quasi incredibile che insieme possono anche mettersi in contatto con Shade, il loro artista pop preferito.

Una “generazione Covid” che guarda oltre la pandemia

La pandemia fa da contenitore a una vicenda in cui vengono tematizzate le grandi sfide evolutive che accompagnano il passaggio dall’infanzia alla preadolescenza. Ma, allargando lo sguardo, oltre al Covid le pagine sono arricchite, come scrivono gli autori, da: “Tantissimi altri temi al centro della vita dei nostri figli: la scuola, l’amicizia, il bullismo, la fatica di vivere con due genitori separati… E, oltre a questo, le tante risorse che abbiamo saputo trovare, scoprendo ogni giorno il modo con cui dare un ritmo alle giornate, riuscendo a tenere alto l’umore, incastrando gli impegni, stando in contatto con gli altri, custodendo comunque una dose sufficiente di gioia nel cuore”.

L’idea degli autori è che questo romanzo per bambini e ragazzi sia un’occasione anche per le famiglie e per le scuole di guardare insieme il recente passato, iniziando a capire cosa abbia significato “essere la generazione del covid e come si possa fare tesoro di questa enorme sfida che abbiamo vissuto per cambiare in meglio le nostre vite, le nostre relazioni e il mondo in cui viviamo”.