Svizzera. Che cos’è il parto confidenziale?

Il “parto confidenziale” permette alle donne in attesa di un bebè di recarsi in ospedale per ricevere cure mediche e partorire “sotto pseudonimo”, scegliendo entro 6 settimane se dare in adozione il bambino

In Svizzera, le donne in attesa di un figlio, che non possano o non vogliano occuparsi del proprio bambino hanno più di un’opportunità per scegliere di portare avanti la gravidanza e permettere al loro piccolo di crescere in una famiglia adottiva che lo ami.

Da una parte esistono infatti le cosiddette “baby finestre” che, come le italianissime, “culle per la vita” permettono alle mamme di affidare il bambino in sicurezza e totale anonimato.

Dall’altra, il “parto confidenziale”, che permette alle donne in attesa di un bebè di recarsi in ospedale per ricevere cure mediche e partorire “sotto pseudonimo”, in modo che nessuna delle persone della sua famiglia o del suo ambiente, venga a conoscenza del fatto.

Scopriamone le caratteristiche attraverso le indicazioni riportate sul sito dell’organizzazione “Salute Sessuale Svizzera”:

Pseudonimo

Un nome fittizio sarà assegnato alla donna che si rivolgerà in ospedale per partorire in modo confidenziale e sarà utilizzato per tutto il periodo della gravidanza e del parto: “L’ospedale manterrà segreta la vostra identità. L’assicurazione malattia pagherà direttamente le vostre spese in modo che non riceviate posta a casa. In questo modo potete mantenere segreta la gravidanza e la nascita a chi vi sta attorno, usufruendo comunque delle cure mediche alle quali, voi e al il vostro bambino, avete diritto”.

Gli unici ad essere informati del parto e dell’identità della madre saranno esclusivamente l’autorità di Stato civile e quella per la protezione dei minori e degli adulti, che saranno tenute comunque al segreto.

Inoltre, saranno assicurate a mamma e bambino assistenza medica prima, durante e dopo il parto: “Come tutte le donne in gravidanza, avete accesso a visite di controllo e alla consulenza psicosociale. Verrete inoltre accompagnate durante il parto e nelle settimane successive alla nascita”.

Possibilità di riconoscere il bambino

La mamma che abbia scelto il parto confidenziale ha 6 settimane di tempo dopo la nascita, per decidere se tenere il bambino o darlo in adozione. (Più altre 6 settimane per decidere di revocare la propria decisione). In questo periodo di tempo il piccolo sarà accudito da genitori affidatari.

E se il bambino arrivato alla maggiore età vuole conoscere l’identità della madre biologica?

Il bambino, raggiunta la maggiore età, se lo desidera, avrà il diritto di conoscere i dati della propria madre biologica. Elemento che, secondo alcuni, potrebbe frenare il ricorso allo strumento da parte delle mamme che ricorrendo al parto in anonimato non vogliono divulgare la propria identità.

Secondo un sondaggio dell’organizzazione “Salute Sessuale Svizzera” attualmente nel Paese sono 18 su 26 i Cantoni che offrono questo servizio.

In Italia esiste il Parto in Anonimato

Anche in Italia esiste la possibilità per le mamme che non vogliano riconoscere il proprio bambino di lasciarlo nell’ospedale in cui è nato (DPR 396/2000, art. 30, comma 2). Il nome della mamma biologica, che non ha riconosciuto il figlio alla nascita, in questo caso rimarrà per sempre segreto e nell’atto di nascita del bambino verrà scritto “nato da donna che non consente di essere nominata”. Maggiori informazioni QUI