Adozione Internazionale in Sudamerica. Samira ha 11 anni, un passato doloroso e un grande sogno: avere dei genitori che le vogliano bene

Scheda inserita il: 11/11/2022

Anno di nascita: 2011

Sud America

Disturbi dello sviluppo delle abilità scolastiche, del comportamento e delle emozioni

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Samira è una bambina sudamericana di 11 anni e attualmente vive in una famiglia affidataria, dopo averne cambiate 3 dal momento del suo ingresso in protezione, circa 3 anni fa.

Non si hanno notizie certe sul suo passato e sulla sua famiglia biologica, se non della madre, che l’ha costretta a vivere con lei una vita di strada, assolutamente disfunzionale, in ambienti promiscui e che non ha saputo garantire alla figlia alcun diritto, neppure quelli più essenziali e basilari, come l’alimentazione, l’igiene, la salute, l’educazione e la scolarizzazione.

Samira è una bella bambina, dallo sguardo dolce, con lunghi capelli rossicci, assomiglia ad una sirena o ad una principessa, che sono i suoi personaggi preferiti dei cartoni e delle bambole con cui gioca. Vorrebbe anche vestirsi da principessa, di verde e azzurro che sono i suoi colori preferiti.

Non ha alcun problema di salute, ma presenta un severo ritardo in tutte le aree di sviluppo.

Dal punto di vista psicomotorio, sia grosso che fine, non avendo avuto stimoli e neppure modelli da seguire, non è coordinata nei movimenti, non sa andare in bicicletta, né sui pattini e neppure nuotare, tutte cose che vorrebbe imparare a fare, come i suoi amici e compagni.

Samira non è mai stata scolarizzata, quindi non ha mai vissuto quelle tappe che gradualmente portano i bambini a saper usare la matita e i pennarelli, ad apprezzare i libri, a fare attività manipolative, a ritagliare ed incollare. È stata inserita nel sistema scolastico una volta entrata in protezione, ma pochi mesi dopo è iniziata la pandemia ed il percorso è stato interrotto. Inoltre, l’aver cambiato parecchie famiglie affidatarie non l’ha aiutata in questo processo, tant’è che purtroppo ancora non sa né leggere, né scrivere e quindi in questo ambito ha bisogno di un grosso lavoro di recupero, che potrà essere svolto in ambiente scolastico, ma soprattutto in famiglia; è però autonoma in tutte le attività quotidiane, come lavarsi, vestirsi e mangiare.

Dato il trauma dell’abbandono, la forte deprivazione subita e i continui cambiamenti, Samira ha difficoltà a conciliare il sonno, ha paura a stare da sola in camera, diventa ansiosa e fa molta resistenza a lasciarsi andare al riposo. È una bambina in costante movimento, che non ha lunghi tempi di concentrazione e agisce spesso d’impulso.

Dal punto di vista della socializzazione invece, la bambina entra facilmente in contatto con le persone del suo ambiente ed è capace di costruire rapporti amichevoli con coetanei ed adulti. È spontanea, allegra ed aperta alle dimostrazioni di affetto, è anche molto fantasiosa, ma allo stesso tempo, nei momenti di stress e di malessere, come ad esempio all’inizio delle nuove convivenze familiari, fa fatica a seguire norme e regole.

La misura di protezione in affido familiare le consente di introiettare a poco a poco il concetto di famiglia e già si mostra disponibile all’idea di una nuova famiglia tutta per lei.

Samira ama gli animali, soprattutto i cani, ne ha qualcuno di peluche, e anche i cavalli, nel suo futuro infatti, oltre a proiettarsi infermiera, vorrebbe comprare un cavallo.

I genitori ideali per Samira sono due persone pazienti, con tanto tempo da offrirle, magari con figli più grandi o comunque una bella famiglia allargata che possa fungere da riferimento, che sappiano accompagnarla nella crescita con aspettative realistiche, offrendole un quadro normativo chiaro trasmesso con amore.

L’anno scorso Samira ha scritto una letterina a Gesù Bambino chiedendo un orologio e dei trucchi, chissà che per questo Natale possa trovare sotto l’albero due genitori pronti ad accoglierla a braccia aperte!

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