La lettera di una mamma adottiva ai sostenitori di sua figlia: “grazie, perché ci avete permesso di essere una famiglia”.

Che cosa fa il adotta un bambino a distanza? Si prende cura dei bambini abbandonati fino a che non finiscono nelle braccia di una famiglia che possa accoglierli. Di seguito, la lettera di una mamma boliviana che ha concluso l’iter adottivo della sua piccola Vania, che finalmente stringe a sé, dopo che un sostenitore si è preso cura di lei nel tempo d’attesa.

“Dopo quasi tre anni di lunghissima attesa e altri mesi di processo adottivo. Oggi si é realizzato il miracolo che avevo aspettato: sto ancora tremando e sento che le lacrime scendono sul mio viso. Sono il riflesso dell’emozione e dell’amore intenso. Soltanto il nominare il suo nome fa che il mio cuore impazzisca e cominci a battere a mille” – comincia così, la lettera di mamma Vania, che finalmente, dopo anni di adozioni nazionale bloccate in Bolivia, stringe a sé la sua bambina.

Soltanto una madre adottiva può capire il sollievo che si sente quando hai finalmente il documento legale che dichiara che la bambina é figlia tua. Vivo a El Alto, una cittá dove ancora l’adozione é un tabú. La maternità di una figlia che non é nata della tua pancia é qualcosa che ancora non si capisce” – prosegue l’emozionante lettera della donna.

Guardo la mia figliolina dormire serena sul mio petto e provo un amore infinito. Noi madri adottive non abbiamo modo di sentire i calci, non vediamo crescere la nostra pancia mese dopo mese, ma proviamo lo stesso amore se non piú intenso. Impariamo ad abbracciare con la mente i bambini abbandonati, ma oggi é diverso, posso finalmente prendere in braccio il suo piccolo corpo perfetto…prima di oggi ero presa dalla disperazione di non sapere se mia figlia stasse bene, se piangesse….e io non ero lí per consolarla. Notti senza sapere se lei avesse bisogno di me come io di lei. Oggi non posso ancora credere di star vivendo il mio sogno piú bello.”

Sono sicura che appartenevamo l’una all’altra da sempre e oggi ogni minuto dell’attesa trova un senso. Non vedo l’ora di festeggiare i compleanni, la Pasqua e il Natale assieme.

Ringrazio anche gli operatori che si sono pressi cura di lei nel centro di accoglienza, lo staff di Amici dei Bambini che ha portato felicità e speranza nella sua vita ed i suoi sostenitori italiani che hanno permesso di portare avanti il processo per renderla adottabile. Grazie di cuore soprattutto ai sostenitori per avere scelto di aiutare mia figlia, tra tanti altri bambini del mondo, e permetterle cosí di avere una famiglia”.

Il adotta un bambino a distanza è anche questo: il tempo, per un bambino, di essere accolto da una famiglia.