aspiranti tutori volontari convocati da Garante Infanzia

Msna. Corridoi umanitari e affido internazionale: la risposta di Ai.Bi. all’emergenza dei minori stranieri non accompagnati

L’impegno della Chiesa per cercare di dare risposte ai migranti che giungono nel nostro Paese ha in Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini una realtà vicina, che ha già avviato contatti con realtà ecclesiali e con ONG che operano nei territori in cui si trovano campi profughi, al fine di avviare il sistema dei corridoi umanitari per minori stranieri non accompagnati.

Quattro le fasi: individuare i Misna nei campi profughi africani, trasferirli in Italia, accoglierli in affido internazionale presso famiglie adeguatamente formate, seguirne il post-accoglienza con operatori specializzati.

aspiranti tutori volontari convocati da Garante InfanziaUn progetto che si accompagna alle indicazioni e allo sprone che la Chiesa ha lanciato negli ultimi giorni per cercare di offrire una risposta coerente, degna e attenta alla dignità della persona umana all’emergenza umanitaria che riguarda i minori migranti in fuga dalla guerra: è quello che Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini lancia, con l’obiettivo di avviare nel nostro Paese un sistema dei corridoi umanitari riservato ai minori stranieri non accompagnati, affiancando in tal modo l’impegno delle realtà ecclesiali e di altre Organizzazioni Non Governative che operano nei territori in cui si trovano i campi profughi, con cui Ai.Bi. ha già avviato contatti.

Concretamente, Amici dei Bambini contatterà nei prossimi giorni le istituzioni italiane preposte per illustrare le caratteristiche di questo progetto, con il fine di ottenerne le relative autorizzazioni. Quattro le fasi essenziali:

  1. Individuazione di minori stranieri non accompagnati nei campi profughi africani aventi i requisiti per la loro accoglienza in Italia e la relativa formazione;
  2. Trasferimento accompagnato e protetto nel nostro Paese;
  3. Accoglienza dei Misna, sotto la forma dell’affido internazionale, presso famiglie italiane opportunamente individuate e formate;
  4. Accompagnamento individualizzato del minore e della famiglia affidataria nel post-accoglienza, attraverso l’esperienza di operatori specializzati.

Amici dei Bambini non è nuova a interventi umanitari di questo tipo: già nel 2013, all’indomani del tragico naufragio di Lampedusa, Ai.Bi. aveva lanciato un appello all’accoglienza di minori stranieri non accompagnati in risposta all’invito di Papa Francesco, ricevendo la disponibilità di oltre 2.200 famiglie. Tra queste, erano state individuate 300 famiglie adottive o già affidatarie che rispondevano a tutti i requisiti necessari. Con loro era partita un’attività di formazione specifica, ma a causa dell’assenza di legislazione adeguata e per la risposta insufficiente delle istituzioni nazionali e locali, l’operazione si era conclusa con soli 17 inserimenti di minori stranieri in altrettante famiglie. Una difficoltà che oggi, grazie all’approvazione della Legge Zampa (legge 7 aprile 2017) sulla protezione per i minori stranieri soli in Italia, sarebbe finalmente superata.