Covid e lockdown: strategie per genitori che resistono

Tra DAD, smartworking, lockdown… la situazione in casa mette a durissima prova la resistenza dei genitori. Qualche accorgimento pratico può aiutare a superare il momento e guardare con fiducia al futuro

La pandemia ormai ha sconvolto le vite di tutti già da più di un anno. I vaccini sono finalmente arrivati, ma la situazione ancora è difficile e i dati non promettono aperture a breve.

Una situazione che mette a dura prova i genitori

Al carico del tanto tempo ormai passato in questa situazione, le ultime settimane hanno aggiunto un lockdown che si è fatto sentire molto più di quello scorso, anche perché si è aggiunta la DAD per tutte le scuole di ogni ordine e grado. Il ché, per le famiglie, ha significato organizzarsi in casa, trovare abbastanza computer per tutti i figli, pensare a pranzi e cene con tutti a casa… Il tutto riuscendo a stare dietro anche al proprio lavoro.
Una situazione assolutamente non facile che, al di là di superficiali considerazioni, da un lato, o facili battute, dall’altro, rischia davvero di portare i genitori sull’orlo dell’esaurimento.
L’imperativo, però, è resistere, andare avanti e tenere duro in attesa di tempi migliori, sapendo che aiuti, da fuori, non ne possono arrivare più di tanto. Le forze vanno cercate, e trovate, in se stessi, nell’unione familiare, nell’organizzazione… Con qualche accorgimento pratico che può aiutare ad affrontare il tutto con maggiore serenità.

Organizzazione ma anche… “lasciar andare”

La voce da scrivere in grande, prima di qualsiasi altro accorgimento, è forse banale ma fondamentale: fare quello che si può. Accettare i propri limiti, non cercare di arrivare a tutto, ma prendere il buono che si riesce a raggiungere e non farsi un cruccio di ciò che non si è riusciti a fare.
Da qui consegue un secondo consiglio: non guardare tutto quello che “c’è da fare”. Spesa, compiti, pavimenti da pulire, vestiti da piegare… La montagna, così, sembrerebbe troppo alta da scalare. Meglio concentrarsi su ciascun passo, affrontando una cosa per volta: il panorama può essere bello a qualsiasi “altezza” si riesca ad arrivare.
Inoltre, non si deve per forza cercare di fare tutto da soli: dividere i compiti, anche con i figli, e accettare tutto l’aiuto che viene offerto è importante.

Per quanto riguarda i bambini, soggetti fragili in questi tempi da rinchiusi, è fondamentale non far pesare loro la situazione: non è colpa di nessuno se la scuola è in DAD e gli amici non si possono vedere. Meglio non sottolineare ciò che non c’è, ma usare la grande arma dell’ironia che aiuta a smorzare l’ansia e trasmettere un senso di fiducia che tutto si possa superare.
A livello pratico, è buona cosa concedere un po’ di libertà in più ai figli, per quello che si può: se durante la settimana si devono svegliare comunque presto per seguire la DAD, concedersi una “trasgressione” nelle serate che non prevedono il suono della sveglia il giorno dopo, o nelle mattine libere, è una cosa che può aiutare a spezzare la routine. E se si riesce a inventarsi anche qualche gioco, il beneficio è doppio, perché la dimensione ludica è un grande antidoto alla mancanza di socialità con gli altri bambini.

Infine, fondamentale, è il gioco di squadra, non solo nella coppia, dividendosi i compiti e spartendo le ansie, ma anche con i figli, che devono sentirsi parte integrante di un nucleo coeso. Se è vero che “l’unione fa la forza”, non c’è periodo migliore per poterlo dimostrare che questo.