Adozione a Distanza Bolivia. Sharel Nicol, appena 7 anni, ma già una vita di violenze che non riesce a dimenticare!

Adozione a Distanza Bolivia. Sharel Nicol, a quasi 7 anni, ha già cambiato due istituti. Senza madre né padre, ha subito violenze da parte dei suoi tutori per poi essere “salvata” e spostata in un altro istituto, dove si prendono finalmente cura di lei. Il suo percorso è lungo e solo un sostenitore può darle quel futuro che merita…

Ospite dell’istituto “Istituto José Soria” da più di un’anno, Sharel Nicol non ha ancora compiuto sette anni, vive in Bolivia e non sa cosa significhi vivere in famiglia.
La sua storia non ha come sfondo il profumo del mare, ma l’acre odore dell’alcool: la madre ne è infatti  sempre stata dipendente e  il padre non ha mai riconosciuto la sua esistenza.

Furono le urla e i pianti della bambina che spinsero i vicini di casa ad intervenire, chiamando le autorità locali: era sola in casa quando l’hanno trovata e della madre nessuna traccia. Solo dopo fu rintracciata e trovata ubriaca agli angoli di una strada.
Il primo centro di accoglienza per minori nel quale è stata portata è stato il suo secondo incubo: le badanti picchiavano i bambini e non davano loro né cura né attenzione.
Da lì ci fu il definitivo spostamento alla “Istituto José Soria” dove, presa in carico dalla psicologa, Sharel cominciò il suo percorso. Era una bambina violenta e impertinente, non accettava regole da nessuno e non riusciva ad avere neanche un’amica.

Il suo passato è stato così violento e traumatico che la sua solitudine l’ha portata a crescere come una “ribelle”, autonoma e indipendente all’età di sette anni, senza accettare alcun punto di riferimento adulto. Quella che sembrava essere una bambina “cattiva”, era in realtà una bambina sola e triste, che non aveva mai ricevuto un abbraccio, un bacio o una carezza. Sharel non ha mai avuto una mamma e un papà, non si è mai sentita figlia. C’è voluto un anno, ma Sharel, accompagnata dalla psicologa, e seguita dagli assistenti del centro, ha fatto enormi miglioramenti: oggi è allegra, comincia a fidarsi di chi la circonda, si rende disponibile all’ascolto e a seguire le regole. Ha cominciato a fare amicizia e ha imparato a non usare violenza, che prima era l’unico modo di comunicare che conoscesse.
Oggi, con l’Adozione a Distanza, è possibile regalare a Sharel Nicol un nuovo futuro: è necessario che continui il percorso con la psicologa e che venga seguita negli studi, per recuperare il tempo perso tra gli scambi in istituto e gli impedimenti dettati dai periodi di violenza che la perseguitano.

Sharel ha bisogno di qualcuno che l’aiuti a superare le ferite del suo passato: con l’Adozione a Distanza, tutto questo è possibile. Non abbandonarla, di nuovo.

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