cile. Novità importanti dal presidente nazionale su adozione e case-famiglia

Adozione internazionale. Nostra figlia parla spagnolo… che fare?

Cara Ai.Bi.,
siamo prossimi alla partenza per il Cile, dove ci sta aspettando nostra figlia forse da troppo tempo.  Siamo emozionati, ci trema la voce solo a parlarne… e qui, il “dramma”! Parlarne… nostra figlia parla spagnolo e noi conosciamo a malapena qualche parola.
Ci consigliate di fare un corso prima di partire? O è totalmente inutile?
Grazie,
Sandro e Mirella

 

cile. Novità importanti dal presidente nazionale su adozione e case-famigliaCarissimi Sandro e Mirella,
avere la possibilità  di dedicare parte del proprio tempo allo studio della lingua del Paese di vostra figlia, in questo caso lo spagnolo, è sicuramente molto utile. Parlare una lingua comune non solo consente fin da subito di entrare in comunicazione con vostra figlia (e con coloro che fino ad ora si sono occupati di lei), ma è anche un modo per entrare in contatto con la sua cultura, le sue tradizioni e la realtà sociale dalla quale proviene. Lo strumento linguistico fornisce infatti un importante aiuto  nel comprendere determinati comportamenti, attitudini o problemi che potrebbero manifestarsi in seguito al suo inserimento in famiglia.
Probabilmente intraprendere un vero e proprio corso di lingua avanzato potrebbe risultare eccessivo, ma imparare le parole del quotidiano saranno sicuramente un ottimo strumento per iniziare le prime comunicazioni.
Se possiamo aggiungere un suggerimento, una volta sul Paese, se ne aveste la possibilità, fate un po’ di turismo: spesso per i bambini quella è la prima volta in cui hanno occasione per visitare il luogo “esterno” in cui hanno sempre vissuto e sarà un periodo che ricorderanno con piacere per il resto della loro vita; il primo “viaggio” con mamma e papà.
Buon viaggio!

Staff Ai.Bi.