Kyle è un bambino sudamericano di 9 anni che ha trascorso la sua prima infanzia in una famiglia completamente negligente. Successivamente è stato accudito nella famiglia allargata, ma senza stimoli adeguati, né regole e norme precise, per cui ne ha risentito il suo sviluppo globale.
Attualmente Kyle si trova in famiglia affidataria. Dopo un primo periodo di inserimento molto difficile e complicato, oggi si è adattato all’ambiente familiare e si mostra come un bambino tranquillo, capace di esprimere i suoi interessi, affettuoso, che accetta di buon grado le regole e le norme, anche se rimane del lavoro da fare in questo campo.
Kyle tra poco inizierà la 2° elementare, dopo aver ripetuto la prima classe; mostra motivazione all’apprendimento, tuttavia fatica a mantenere il ritmo dei suoi compagni, data la sua prolungata descolarizzazione, inoltre si distrae con facilità, ha bassi tempi di attenzione e concentrazione, difficoltà nel linguaggio espressivo e presenta inquietudine motoria. Dal punto di vista motorio, sia grosso che fine, non presenta alcun ritardo. Per queste sue difficoltà è seguito in un percorso multidisciplinare che comprende terapia occupazionale, logopedia, e psichiatria infantile.
A Kyle piace stare con i membri della famiglia affidataria e condividere con loro le uscite e le attività ricreative, gli piace guardare la TV, soprattutto i cartoni animati, gli piace disegnare e giocare a calcio con i suoi amici; dice che da grande vorrebbe fare l’insegnante.
Per Kyle è davvero importante trovare una famiglia in cui sentirsi apprezzato e valorizzato, in cui possa pian piano mostrare le sue competenze. I futuri genitori adottivi dovrebbero avere buone abilità comunicative ed educative, oltreché essere disposti a continuare le terapie di recupero già in atto.