Casablanca. Progetto UE per lo sviluppo del Terzo Settore. Ai.Bi. raduna 24 associazioni marocchine per la difesa dei diritti dell’infanzia

18 settembre Casablanca. Seconda assemblea della Plateforme Convention Droit de l’Enfant, progetto finanziato dall’UE nell’ambito del programma di sostegno alla società civile in Marocco con Ai.Bi. Marocco capofila.

Si è tenuta ieri, 18 settembre, a Casablanca, in Marocco, la seconda Assemblea Generale della Plateforme Convention Droit de l’Enfant che ha visto la partecipazione di 24 associazioni marocchine attive nell’ambito della protezione all’infanzia che nel giugno del 2017 si sono costituite, attraverso la creazione della Plateforme CDE,  come realtà di secondo livello.

 

Una rete promossa e creata nell’ambito del progetto di sviluppo “PLATEFORME CDE “ – che vede Ai.Bi. come capofila ­-   per la creazione di una Piattaforma Nazionale – associazione di secondo livello – volta a promuovere e migliorare l’accesso ai servizi sociali di base dedicati alla protezione e all’inclusione dell’infanzia abbandonata ed esclusa del Marocco, attraverso azioni comuni di controllo delle politiche pubbliche in tema di diritti dei minori, formazione degli operatori affinché siano effettivamente preparati alle sfide che ogni giorno si trovano ad affrontare, favorendo lo sviluppo di nuove proposte per la de – istituzionalizzazione e il reinserimento sociale.

Fra i membri fondatori Osraty, la prima associazione marocchina di famiglie kafaline cresciuta anche grazie al lavoro di capacity building di Ai.Bi., Dar Al Atfal Al Ouafae associazione privata avente in gestione l’omonimo centro pubblico, SOS Village d’Enfants e Fondazione Rita Zniber divenuta punto di riferimento nella gestione delle procedure per la kafala.

A partire dalla sua creazione la Plateforme CDE Maroc ha potuto realizzare diverse azioni e attività al fine di garantire la promozione e la protezione dei diritti dell’infanzia secondo i principi enunciati nella Convenzione del Diritti del Fanciullo contribuendo, da un lato, alla crescita dei propri membri e, dall’altro, a vere e proprie azioni culturali attraverso l’ideazione e diffusione di campagne di sensibilizzazionecome OU ANA? e  la disseminazione di campagne sui matrimoni precoci “Droits et Justice” o ancora attraverso azioni di formazione per i giornalisti sui diritti dell’infanzia.

Punto di riferimento del terzo settore marocchino, alla Plateforme CDE Maroc é stata affidata la redazione del prossimo contro rapporto” o “rapporto alternativo” a quello governativo sull’applicazione della Convenzione sui Diritti del Fanciullo del 1989 da presentare alle Nazioni Unite. Un rapporto – in Italia affidato al Gruppo CRC, cui aderisce anche Ai.Bi. – che ha lo scopo di mettere in luce lo stato di salute dei sistemi di protezione e tutela dell’infanzia e cosa vi è ancora da fare per una piena applicazione della Convenzione Internazionale.

Un tema quello dello stato di salute dei sistemi di protezione e tutela dell’infanzia e dell’applicazione dei principi della Convenzione, al centro anche dell’intervento di Mariana Ianachevici che, come membro del Consiglio di coordinamento dell’alleanza di NGO in Moldova  e fautrice della forte pressione politica che ha portato all’avvio della riforma del processo di de istituzionalizzazione dei minori abbandonati, ha portato l’esperienza di un coordinamento nato nel 2002 che oggi raccoglie ben 65 realtà moldave impegnate sui diritti dell’infanzia.

Nella seconda parte della giornata, i lavori sono proseguiti con 6 gruppi tematici (Diritti e libertà civili, Misure alternative di protezione infanzia e misure speciali di protezione;Violenza; Educazione; Salute e Disabilità) che hanno delineato l’agenda della Plateforme CDE Maroc e i bisogni su cui verterà la formazione a favore dei membri della rete che avrà luogo il prossimo gennaio.