Il Marocco è una terra dai forti contrasti: per lingua, tradizioni, cultura e storia, dal Nord al Sud, lo splendido Paese nordafricano è tutto da scoprire.

Ai.Bi. lavora in Marocco da ormai più di vent’anni e ne ha visto il bello e il brutto: il primo dato dallo splendore di questa terra; il secondo, negli istituti, dove ancora 100mila bambini sperano di non essere abbandonati definitivamente….

Nonostante la breve estensione territoriale, che include una parte di Sahara Occidentale, il Marocco è un Paese che sintetizza, dalla costa all’entroterra, culture, lingue, tradizioni e musiche diverse e affascinanti. Amici dei Bambini porta avanti i suoi progetti di cooperazione internazionale nel Paese nordafricano dal 1992, operando in più istituti e con diverse associazioni e ong locali. Il viaggio in questa terra divisa tra la sabbia del deserto e le famose Colonne d’Ercole, passa per la musica amzigh, berbera, che, se da un lato è ancorata alla tradizione dei suoi ritmi, dall’altro è influenzata dalla modernità.
I berberi, infatti, primi ad occupare il territorio marocchino, sono gli autori di canti e musica trasmessa, per tradizione, di generazione in generazione e che affascina chiunque la ascolti.

I canti berberi, accompagnati da danze e movimenti molto particolari, sono diversi dal Nord al Sud del Paese: la loro caratteristica principale è data dalla quasi totale assenza di strumenti a corda e, appunto, dalle splendide danze, che per tradizione si svolgono durante le festività, al crepuscolo e intorno ad un falò.

Ad influenzare gli splendidi canti e le danze berbere c’è il fortissimo rispetto degli avi, che sono ricordati non solo con la musica, ma soprattutto con la lingua che questi utilizzano per cantare, sinonimo di coesione e unità con il passato.

Se da un lato il Marocco è una meravigliosa terra ricca di tradizioni, dall’altro è ancora un Paese che conta circa 100mila bambini e adolescenti vittime di abbandono che Amici dei Bambini, da più di 20 anni, sostiene e supporta con i suoi programmi di cooperazione internazionale. Da oltre vent’anni, inoltre, molti sono stati i beneficiari del nostro Sostegno a Distanza ma sappiamo di poter fare ancora molto: non abbandonarli, Adotta un Bambino a Distanza!