Bolzano. Ragazzi come i gatti… di corsa sui tetti…

Forse rifugiandosi sui tetti, i giovanissimi cercano solo un posto dove stare in pace ma ciò che è certo è l’importanza di aprire uno spazio di dialogo con loro, capirne le motivazioni, allertare le famiglie, farsi aiutare da un esperto

Come hanno vissuto e stanno affrontando i nostri ragazzi questi due lunghi anni trascorsi condividendo la loro giovinezza con la pandemia, ospite sgradito ed inatteso? Di certo non semplicemente e a cuor leggero. Già abbiamo parlato in una precedente news QUI, di come il covid abbia aumentato i casi di autolesionismo tra i più giovani o di come abbia “impennato” i casi di disordini alimentari QUI

Viene allora da pensare, se, anche la pericolosa moda, in voga tra i ragazzi di correre, saltare, ma anche semplicemente camminare e chiacchiere sui tetti dei condomini, a rischio della propria incolumità, non sia anch’esso un messaggio forte di disagio derivante da questo periodo storico così complesso.

A seguito del fenomeno, rimbalzato sulle pagine dei giornali sul finire del mese di ottobre, a Bolzano il Forum Prevenzione (FP) ha chiesto alle famiglie di fermarsi a riflettere su una tendenza in aumento in Italia

Passeggiare sui tetti è un’attività attraverso la quale i giovani stanno mandando un messaggio forte dietro al quale si nasconde un disagio: “Dobbiamo aprire un dialogo con loro- sottolinea Peter Koler, direttore del Forum prevenzione –dobbiamo capire perché scelgano di salire lassù”.

Secondo alcuni studi dell’Università di Innsbruck è emerso come “i grandi perdenti della pandemia e della crisi climatica siano i figli”.

Forse rifugiandosi sui tetti, i giovanissimi cercano solo un posto dove stare in pace ma ciò che è certo è l’importanza di aprire uno spazio di dialogo con loro, capirne le motivazioni, allertare le famiglie, farsi aiutare da un esperto, usare gli strumenti a disposizione sul territorio come quelli che genitori e figli possono trovare all’interno del Progetto PAN DI ZUCCHERO, ideato proprio per sostenere le famiglie in un momento di fragilità e creare occasioni di condivisione, confronto e supporto.

Per contattare la sede Ai.Bi. di Bolzano basta una e-mail: bolzano@aibi.it