Adozione internazionale: perché i servizi tacciono sull’età dei bambini adottabili?

Cara Ai.Bi.,

abbiamo da poco ottenuto il decreto di idoneità all’adozione internazionale e stiamo frequentando alcuni incontri informativi con vari Enti.

Sia io che mio marito abbiamo 37 anni e ci stiamo rendendo conto che ormai immaginare di adottare un bimbo entro i 6 anni di età è praticamente impossibile; ci chiediamo come mai i servizi che ci hanno seguito durante lo studio di coppia e che hanno redatto la relazione che ha prodotto il decreto di idoneità non ci abbiano informato rispetto alle età dei bambini che arrivano in adozione internazionale, se ci avessero fatto riflettere maggiormente su questo tema magari ci sentiremmo pronti a superare il limite della prescolarità.

Gradiremmo un vostro parere in merito.

Alice e Roberto

Cari Alice e Roberto,

anche durante gli incontri informativi organizzati nelle nostre sedi ,ultimamente, ci troviamo a confrontarci con coppie che come voi lamentano di non essere state informate durante il percorso con i servizi territoriali rispetto all’età dei bambini che arrivano dai vari Paesi del mondo.

La maggior parte delle coppie all’inizio del percorso dà disponibilità per minori entro la scolarità ma successivamente, frequentando corsi formativi presso Enti Autorizzati o Associazioni familiari, e prendendo atto della realtà dell’adozione, ampliano la disponibilità iniziale.

Alcune coppie, inoltre, hanno nei decreti di idoneità delle limitazioni rispetto all’età del minore da adottare, è il caso di coppie già con un figlio alle quali viene indicato nel decreto il “rispetto di primogenitura”, ossia il fatto che il bambino che arriverà dovrà essere più piccolo, generalmente di almeno 1 anno, del figlio già in famiglia.

Il nostro consiglio è di partecipare a qualche momento formativo e di confrontarsi con altre famiglie che hanno già vissuto tutto il percorso per comprendere meglio le vostre reali disponibilità

Un caro saluto