affido. Le nuove linee guida della Regione Basilicata

Adozione internazionale: la parola ai desk! Alice l’angelo custode di Mestre: “Dentro di me avevo una voglia di dirle: i tuoi figli ci sono!”

La meraviglia della scelta adottiva raccontata dagli operatori di Ai.Bi.. Arriva da Mestre la coincidenza che profuma di miracolo: una madre sconfortata e stanca, piange al telefono; Alice tiene tra le sue mani l’abbinamento con i bambini, appena arrivato…

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Quando si parla di adozione internazionale e di famiglie che nascono le emozioni e i traguardi non sono solo per la coppia prossima alla partenza.
Che cosa prova chi si occupa dell’iter adottivo, quando vede dinnanzi a sé una famiglia che nasce?
La mini-rubrica di Ai.Bi. che lascia la parola ai desk dell’adozione internazionale si arricchisce di un’altra splendida storia, definita da Alice, Ai.Bi. sede di Mestre come “uno degli abbinamenti più belli degli ultimi quattro anni!!”.

Un abbinamento atteso non solo dalla coppia ma anche da chi, quell’iter, lo ha seguito con il cuore.

Alice lo racconta come un abbinamento parecchio atteso, ma al contempo “pazzesco” perché è stato proprio quando lo sconforto ha preso il sopravvento che l’officina dei miracoli si è mostrata in tutta la sua pienezza.

Sembra una giornata banale, cominciata con l’arrivo in ufficio e il lavoro di routine, quando una telefonata spezza il silenzio; a sentire il momento di “crisi” di una futura mamma adottiva è Alice, che ai “ma come mai ancora non ci hanno chiamati? perchè stiamo attendendo così tanto? Non ci sono fratelli, come abbiamo richiesto? Non ci sono bambini per noi? Cosa c’è che non va con noi?” non sa come rispondere… perché tra le mani sta stringendo l’abbinamento dei bambini, appena arrivato.

“Stringevo le labbra per non dire (non sai che bellezza vorrei comunicarti)…e invece ,in quel momento, non potevo”, ci racconta Alice e aggiunge – ho ascoltato con pazienza e asciugato le sue lacrime…ma dentro di me avevo una voglia di dirle: (i tuoi figli ci sono! Vi aspettiamo per presentarveli!!!)

Albert Einstein diceva che “le coincidenze sono il modo di Dio per rendersi anonimo”: il lunedì successivo l’incontro di abbinamento tanto atteso.

Le tristi espressioni si sono sì rigate di lacrime… ma di gioia! “I vostri figli sono là, partite, stanno aspettando mamma e papà… e siete proprio voi!
Uno degli abbinamenti più belli degli ultimi quattro anni, dice Alice.Questo perché occuparsi di adozione internazionale non è un lavoro come un altro, ma una missione di vita.