Papa Francesco: “La famiglia è il vero capolavoro della società”

papacoppia_300È la cultura del provvisorio che porta molti giovani, anche battezzati, ad avere poca fiducia nel matrimonio e nella famiglia. E alla base di questo molto spesso c’è una forma di maschilismo che pretende di dominare sempre la donna. Papa Francesco, nel corso dell’udienza generale in piazza San Pietro di mercoledì 29 aprile, mette in guardia tutta la società e soprattutto le nuove generazioni che sempre più frequentemente sono portate a rinunciare al progetto di una famiglia duratura.

Eppure, ricorda il Papa citando l’episodio evangelico delle Nozze di Cana (Gv 2, 1-11), Gesù decise di compiere il primo dei suoi miracoli proprio nel contesto di un matrimonio. Un gesto di “grande simpatia per quella nascente famiglia, sollecitato dalla premura materna di Maria”.

L’evento rimanda direttamente al libro della Genesi, quando Dio completa la creazione del mondo realizzando i suoi capolavori: l’uomo e la donna.

Gesù ci insegna quindi che la famiglia, l’uomo e la donna che si amano, è il vero capolavoro della società.

Ma dai tempi delle nozze di Cana, ricorda il Pontefice, tante cose sono cambiate. “Oggi sembra non facile parlare del matrimonio come di una festa – dice Papa Francesco – . Le persone che si sposano sono sempre di meno. Aumenta invece il numero delle separazioni, mentre diminuisce quello dei figli. La difficoltà a restare insieme, sia come coppia che come famiglia” fa sì che i figli siano i primi a portarne le conseguenze. Anche a livello di mentalità. “Se sperimenti fin da piccolo che il matrimonio è un legame ‘a tempo determinato’ – spiega Bergoglio – inconsciamente per te sarà così. C’è questa cultura del provvisorio”.

Ma quali sono le cause di tutto ciò? Non solo di carattere economico. “Molti ritengono che il cambiamento avvenuto in questi ultimi decenni – spiega Papa Francesco – sia stato messo in moto dall’emancipazione della donna. Ma questa è una falsità! Come cristiani dobbiamo diventare più esigenti a tale riguardo”. A questo proposito, il Pontefice cita la piaga della disparità di retribuzione tra uomo e donna per uguale lavoro. “Perché si da per scontato – chiede Bergoglio – che le donne debbano guadagnare meno degli uomini? La disparità è pure scandalo! Oltre a questo, per il Papa è necessario “riconoscere come ricchezza sempre valida la maternità delle donne e la paternità degli uomini, a beneficio soprattutto dei bambini”. E ancora, valorizzare “la virtù dell’ospitalità delle famiglie cristiane” che “riveste oggi un’importanza cruciale, specialmente nelle situazioni di povertà, degrado, violenza famigliare”.

Solo così si potrà sconfiggere quella paura di fallire che rappresenta “il più grande ostacolo ad accogliere la parola di Cristo che promette la sua grazia all’unione coniugale e alla famiglia”. Molti giovani, infatti, pur sognando il matrimonio, decidono di non sposarsi proprio per il timore di sbagliare. Ma è proprio il matrimonio consacrato da Dio che custodisce quel legame tra l’uomo e la donna che Dio ha benedetto fin dalla creazione del mondo”.

Da qui, l’invito finale di Papa Francesco a non avere paura di “invitare Gesù alla festa di nozze, a casa nostra, perché sia con noi e custodisca la famiglia”. “I Cristiani – ha concluso il Papa – non si sposano sono per se stessi: si sposano nel Signore in favore di tutta la comunità, dell’intera società”.

 

Fonte: Avvenire