I “dietro le quinte” dell’impegno umanitario in Siria, tra ostacoli, successi e belle novità

siria bambini aibiNotoriamente, la crisi siriana non è solo “la più grave della nostra era” (come è stata definita dalle Nazioni Unite), ma è anche una delle più particolari e complesse da affrontare sotto il profilo dell’intervento umanitario, come riconoscono colleghi e addetti del settore di grande esperienza

L’impossibilità per il personale occidentale di accedere direttamente ai beneficiari per ragioni di sicurezza costituisce di certo uno degli impedimenti principali per le ong impegnate – come Amici dei Bambini – a realizzare interventi “cross border” all’ interno del paese. Ma non è il solo.
Se questo limite può infatti essere “aggirato” attraverso la collaborazione con organizzazioni siriane in grado di garantire una presenza sul campo e uno stretto monitoraggio, ciò non toglie che i rischi e le difficoltà rimangano, specie in un contesto in cui gli attacchi contro gli operatori e la violazioni del diritto umanitario internazionale sono quasi all’ordine del giorno.
In questo senso, Ai.Bi. può comunque contare su una partnership ormai consolidata con l’Associazione Syrian Children Relief, che dispone di personale siriano capace, affidabile e coraggioso. Con loro mi relaziono continuamente per coordinare e portare avanti le diverse attività progettuali, pur con le difficoltà che lavorare “da remoto” a volte comporta.
Ecco perché ogni progetto approvato o realizzato con successo all’interno della Siria rappresenta una soddisfazione enorme, capace di cancellare in un attimo quel pizzico di frustrazione legata al fatto di non poter sempre interagire direttamente con i beneficiari dei progetti.
È il caso, ad esempio, dell’approvazione di un nuovo, importante intervento d’emergenza a favore delle famiglie sfollate da Idlib, che Ai.Bi ha ottenuto nei giorni scorsi.
Dai donatori, ai colleghi di Melegnano, passando ovviamente per lo staff di Syrian Children Relief e finire con il sottoscritto: tutti insieme siamo riusciti ancora una volta a realizzare un piccolo, grande risultato, di cui beneficeranno nei prossimi mesi centinaia di donne e bambini siriani.
È una “macchina” delicata e complessa, quella messa in piedi da Ai.Bi. per dispensare speranza alle famiglie siriane. Che alle volte può incorrere in rallentamenti, per via del contesto non facile. Ma quando gli ingranaggi s’incastrano alla perfezione e tutto fila liscio, non c’è ostacolo che regga: l’impegno e il lavoro di squadra vengono premiati, per la gioia di tutti.
È il cuore già si allarga, al pensiero di quello che potremo fare – ancora una volta – per rispondere a chi chiede il nostro aiuto.

Luigi Mariani
Country coordinator di Ai.Bi. in Siria

 

Ai.Bi. ha lanciato la prima campagna di Sostegno a Distanza per aiutare le famiglie siriane a restare nel proprio paese e continuare a crescere i propri figli in condizioni dignitose, nonostante la grave crisi. Cibo, salute, scuola, casa, gioco: queste le cinque aree d’intervento. Per avere maggiori informazioni sull’iniziativa e per dare il tuo contributo, visita il sito dedicato.