Tanzania. Appello a Mogherini (Alto Commissario Affari Europei). “Fermare la strage dei bambini albini con l’ adozione internazionale”

albini-africaLe loro membra sono utilizzate per preparare pozioni magiche. Occhi, pelle e capelli, tutti chiarissimi e quindi così diversi rispetto a quelli del resto degli abitanti della Tanzania, sono ricercatissimi, perché in grado- secondo la tradizione della gente del luogo- di curare malattie letali, persino l’Aids. Povertà e ignoranza spingono le popolazioni rurali dell’Africa dell’est a rapire bambini albini e a servirsene, per mettere in campo questi rituali. Tuttavia in altre comunità gli albini sono visti anche come una punizione degli dei o portatori di malocchio. Un razzismo al contrario: persone di colore che vedono nel “bianco” il diverso su cui scaricare pregiudizi e paure.

L’albinismo è una malattia genetica che in Tanzania colpisce un abitante su 1.400 e si caratterizza per l’assenza di melanina nella pelle, nei capelli e negli occhi. Nel 2006, alcuni casi di violenza spinsero le organizzazioni locali ad aprire dei centri d’accoglienza per bambini albini. Ma anziché essere un rimedio, sono divenuti nascondigli dei tantissimi minori che hanno timore anche di uscire in strada a giocare.

Non quindi una ‘cura’ definitiva.  E intanto gli ultimi fatti di cronaca, che raccontano di ulteriori forme di persecuzione e crudeltà nei confronti dei bambini albini (a Tabora la polizia ha arrestato un 44enne che aveva sequestrato e provato a vendere la nipote di 6 anni ad agenti di sicurezza che si erano finti stregoni per incastrarlo), fanno scattare l’impellenza di trovare una soluzione per salvare questi minori indifesi vittime di superstizioni locali.

Cosa fare? Come aiutarli? E chi, soprattutto, può intervenire avendone il “potere” di fare qualcosa dall’ “alto” della sua carica istituzionale? Insomma, chi può accogliere il grido silenzioso di questi bambini? Perché queste anime indifese potrebbero essere salvate con l’accoglienza, con l’adozione internazionale.

E allora trasformiamo il loro grido in appello rivolgendolo a Federica Mogherini, Alto Commissario per gli Affari Europei, affinché si faccia ‘portavoce’, in Europa e nel mondo, della tragedia che quotidianamente si consuma in Tanzania e mobiliti gli altri “grandi” della politica affinché concretamente si faccia qualcosa in loro difesa. Prima che sia troppo tardi, prima che altri bambini vengano terribilmente mutilati.

Perché i Paesi “civili” non possono rimanere indifferenti a questo dramma: non si tratta di scene di film d’orrore prima delle quali c’è l’avvertimento “la visione potrebbe urtare la sensibilità” e quindi cambiare canale. Non si può voltare le spalleperché arti, genitali, orecchie, lingua e naso di questi poveri bambini vengono senza alcuna pietà tagliati e utilizzati in riti di stregoneria.Il braccio di un albino viene venduto per circa 4.000 dollari; un corpo intero può fruttarne fino a 75 mila.

Quante famiglie, quante coppie sarebbero felici di accogliere ricorrendo all’adozione internazionale questi bambini in casa propria?

Intanto in Tanzania, il 13 giugno è stata celebrata la prima Giornata mondiale degli Albini. Proclamata nel novembre 2014 sotto l’impulso del governo del Paese, l’evento ha l’obiettivo di sensibilizzare la comunità internazionale sulla condizione di grave discriminazione e pericolo in cui vivono gli albini d’ Africa. In Tanzania, dove dal 2006 sono stati uccisi 76 albini, la Giornata ha avuto un’eco particolare. Le associazioni umanitarie infatti hanno riaffermato sì il diritto alla dignità degli albini, ma hanno anche chiesto al governo una facilitazione nell’accesso alle cure mediche.