Adozione internazionale. Haiti. “In due anni depositati 800 dossier: tempi ancora lunghi per il loro esame”

haitiUna delegazione dell’AFA (l’Agenzia adozione francese) composta da Beatrice Biondi, (direttore generale), e Jimmy Messineo (Responsabile area dei Caraibi)  si è recata ad Haiti (dal 28 giugno al 3 luglio 2015) in missione con Kerlyne Marseille, capo della rappresentanza AFA ad Haiti; Jean Cherubine René, corrispondente e Bernard Arcens, medico dell’ AFA.

Gli obiettivi della missione: incontrare i diversi attori dell’adozione internazionale e della tutela dei minori,  e rafforzare i legami con la Direzione dell’autorità centrale di Haiti (Istituto di previdenza sociale e ricerca – IBESR).

La delegazione ha ottenuto ulteriori dettagli sulla gestione delle procedure avviate nel 2013 e nel 2014. A questo proposito, i ritardi del procedimento amministrativo dei dossier restano lunghi. Tutti i Paesi di accoglienza hanno depositato 800 dossier nel 2013 e nel 2014  che attualmente sono in corso di elaborazione da parte del servizio IBESR (in attesa di abbinamento o di autorizzazione per l’adozione a seguito di una proposta di abbinamento).

Per quanto riguarda la Francia, sono circa un centinaio le famiglie adottive in attesa di abbinamento. Tuttavia, l’IBESR auspica che con il recente rafforzamento del personale si possano snellire i ritardi di elaborazione delle pratiche.

“L’AFA ha anche avuto il privilegio di incontrare – come si legge nella nota ufficiale pubblicata sul sito dell’Agenzia francese – coloro che intervengono nella procedura giudiziaria di adozione (giudici e avvocati), e confrontarsi  con loro in merito all’attuazione della riforma legislativa del 2013”

Inoltre, gli incontri con i responsabili delle organizzazioni non governative e dell’autorità centrale hanno messo in evidenza la volontà delle autorità haitiane di eliminare gradualmente l’istituzionalizzazione dei bambini, al fine di soddisfare al meglio le loro esigenze individuali. La de-istituzionalizzazione suppone, per quanto possibile, nello specifico il ricongiungimento familiare, con il sostegno finanziario ai genitori biologici. Quando ciò si rivela impossibile, l’obiettivo è quello di riuscire a sviluppare la presa in carico dei bambini da parte di famiglie affidatarie che possano offrire loro protezione permanente, sicurezza e il legame di cui hanno bisogno.

In attesa dell’effettiva attuazione della politica di de-istituzionalizzazione, “AFA si augura di  continuare a collaborare con le autorità haitiane – conclude la nota – per il rafforzamento degli standard della presa in carico dei bambini da parte degli istituti. Per fare ciò, AFA lavora per perseguire i  vari progetti che contribuiscono a rafforzare la qualità di accoglienza e la cura per i bambini adottati. Questi progetti, ai quali l’AFA tiene molto, hanno ricevuto il rinnovato sostegno dell’IBESR”.

Fonte: http://www.agence-adoption.fr/