Fallire e deludere i genitori: ecco le nuove paure dei bambini

pauraIl buio? Non spaventa più nessuno. Ha fatto la stessa fine dell’uomo nero, del mostro che dorme sotto il nostro letto, del leone o del drago che potrebbero aggredirci lungo il sentiero che porta alla casa di montagna. Le paure dei bambini, e degli adolescenti, sono cambiate e diventate più drammatiche. La causa? I ragazzi vivono sulla loro pelle, fin da piccoli, le paure, le angosce e le difficoltà dei genitori proiettandole su se stessi. Con in più il timore di fallire nel futuro e di non reggere il “passo”.

Una “fotografia” desolante che emerge da uno studio realizzata da ricercatori anglosassoni secondo la quale la guerra nucleare e il fallimento di sé, sia a livello scolastico sia a livello di carriera futura, sono saliti ai primi posti in classifica seguiti dal timore di deludere i propri cari

E i bambini italiani non si comportano in maniera diversa. Secondo una ricerca dell’Agippsa (Associazione gruppi italiani di Psicoterapia Psicoanalitica dell’Adolescenza) su 483 studenti degli ultimi anni di liceo sparsi tra Milano, Parma e Catania il 50% degli intervistati pensa che il mondo sarà inospitale (guerra, inquinamento e mancanza di spazi verdi sono i tre motivi principali) mentre i più piccoli sono in tensione ogni volta che devono provare qualcosa di nuovo.

Ed è proprio a loro che bisogna pensare innanzitutto per farli crescere in maniera serena e spensierata: cercare un rimedio alle paure parlando soprattutto con il corpo.

Giochi come il cucù, il nascondino o i ‘ciao’ e ‘arrivederci’ con bambole e peluche che appaiono e scompaiono da dietro la schiena della mamma aiuteranno i piccolissimi che non vogliono andare alla scuola materna, ma anche a rifuggire dall’ansia che li assale ogni volta che c’è da provare qualcosa di nuovo: l’acqua del mare, un cibo diverso da quello di casa, la prima scelta da fare da soli,

Giuseppe Maiolo, psicologo analista di Bolzano, racconta: “incontriamo bambini che sempre più spesso iniziano a soffrire di ansia per il futuro, già durante le scuole medie. Hanno paura del fallimento, quando in realtà il fallimento più concreto è quello di smettere di studiare e di evitare il confronto coi coetanei” .

Allora invece di andare alla ricerca di improbabili pillole per fare passare la tristezza, la vera terapia è giocare e trascorrere sempre più tempo con i propri bambini e trasmettere loro serenità.

Fonte: la repubblica.it