Avrete un secondo figlio? Sì, se siete contenti del primo

culleIl livello di felicità e di benessere soggettivi vissuti dai novelli genitori con il primogenito sarebbe un fattore determinante nella scelta di allargare la famiglia in futuro. Sarebbe questo il “segreto” di una famiglia numerosa: tutto dipende da come si è vissuta l’esperienza del primo figlio.

E’, infatti, la complessiva positività dell’esperienza della coppia nel periodo della prima gravidanza a predire la nascita di una sorellina o di un fratellino: a dirlo è uno studio del Max Planck Institute for Demographic Research (MPDIR) a Rostok in Germania appena pubblicato sulla rivista Demography.

I ricercatori si sono chiesti come mai, nonostante intenzioni iniziali differenti, molte coppie si fermano al primo figlio e hanno deciso di osservare 2.016 persone già reclutate nel German Socio-Economic Panel Study (SOEP), uno studio longitudinale tedesco contenente i dati di 20mila soggetti tra il 1984 e il 2013, aggiornati annualmente.

“In generale, i nuovi genitori si lamentano di mancanza di sonno – dice il professor Mikko Myrskylä direttore del MPDIR e uno degli autori  – stress nel rapporto di coppia e una sensazione di perdita di libertà e di controllo”. Dalla ricerca emerge che dopo il primo figlio, i genitori riportano una perdita media di benessere di 1.4 (su una scala da 1 a 10) unità sulla scala della felicità nei primi 12 mesi successivi alla nascita. E per oltre un terzo dei soggetti, il declino è stato di due o più unità. Solamente il 30% dei soggetti non ha sperimentato alcun peggioramento.  L’analisi mostra, inoltre, che solo il 58% delle coppie che hanno vissuto un calo del benessere di tre o più unità ha avuto un secondo figlio nei dieci anni successivi. Invece, tra i genitori che non hanno percepito riduzioni della felicità, 66 coppie su cento hanno avuto un altro bambino. Questi risultati sono indipendenti dal reddito, luogo di nascita o stato civile.

E la situazione in Italia non è di certo tra le più floride: secondo il rapporto “ISTAT 2014” diffuso lo scorso febbraio, indicano che nel 2014 ci sono stati 509mila nuovi nati cinquemila in meno del 2013 e mai così pochi dall’Unità d’Italia. La fecondità nazionale è così tornata a 1,4 figli in media per donna, ancora distante dalla media dell’Unione europea di 1,58 figli (dati Eurostat 2012) .

Fonte: http://www.lastampa.it/