Finale Emilia (Bo). I giovani portano in scena i diritti dei bambini: musica e danze per dare un futuro al Nepal

nepal malnutrizioneCelebrare i diritti dei minori con un gesto concreto: dare un futuro ai bambini di uno degli angoli del mondo più disperati, stravolto da una tragedia senza precedenti nella sua storia. È a favore delle popolazioni del Nepal, colpite dal terremoto del 25 aprile e 12 maggio, che un gruppo di giovani di Finale Emilia, in provincia di Bologna, metterà in scena lo spettacolo “Call of rights”. Lo faranno venerdì 20 novembre, Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia, alle ore 21, sul palco del teatro Tenda di via Stazione, in collaborazione con diverse organizzazioni impegnate a favore dei minori, tra cui non poteva certo mancare Amici dei Bambini.

La serata, inserita nel progetto “Sanu Thoppa – A scuola di diritto” presentato anche a Papa Francesco, sarà un’occasione di conoscenza e partecipazione finalizzata ad aiutare con gesti concreti le popolazioni nepalesi che hanno perso tutto a causa del sisma.  L’obiettivo è quello di coinvolgere il più possibile i piccoli azionisti locali che durante lo spettacolo potranno essere accompagnati da musica, canti e danze alla scoperta dell’emergenza Nepal, toccando con mano, quindi, quali siano gli interventi più urgenti da realizzare a favore delle migliaia di famiglie e bambini colpiti dal terremoto.

“Per la realizzazione del progetto – spiega Antonella Diegoli, insegnante nelle scuole primarie di Finale Emilia e rappresentante del Movimento per la Vita, una delle organizzazioni coinvolte nell’iniziativa – abbiamo diversi contatti che garantiscono l’uso totale della somma raccolta e la distribuzione goccia a goccia degli aiuti. Uno è il partner italiano Ai.Bi. che già opera sul territorio nepalese”.

Ai.Bi., presente in Nepal già da diversi anni, ha intensificato il suo intervento subito dopo il terremoto, convertendo il centro Paani in un punto di primo soccorso, distribuendo tende,  kit igienici e sanitari nei distretti più colpiti dal sisma e continuando ancora oggi, a distanza di più di 6 mesi dal terremoto, ad accompagnare le famiglie nepalesi nella difficile fase della ricostruzione e del ritorno alla normalità.

Per una maggiore sensibilizzazione alla causa del popolo nepalese, i giovani protagonisti di “Callo f rights” hanno presentato il progetto nelle scuole del territorio, coinvolgendo in modo costruttivo i bambini, le scuole e le famiglie.

Il Nepal diventa quindi l’esempio concreto di come un aiuto da lontano possa cambiare davvero la vita di tanti bambini, assicurando loro il rispetto dei diritti fondamentali – dall’identità alla famiglia, dalla vita alla protezione – che troppo spesso i più piccoli si vedono ancora negati. Portare nelle scuole la concretezza della solidarietà, del volontariato e dell’aiutare gli altri è il modo migliore, dunque, per celebrare la ricorrenza del 20 novembre, nel ricordo dell’approvazione della Dichiarazione per i diritti dei bambini da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, avvenuta nel 1959.

 

Fonte: Bologna2000