Acerra (Na). “L’adozione, una via per conoscere Dio”: la testimonianza di Lucia e Luigi D’Antonio alla Marcia per la Vita

Gigi 1Può l’adozione diventare una strada capace di condurre alla conoscenza di Dio? Sì, se l’esperienza adottiva è accompagnata giorno dopo giorno da un confronto con la dimensione spirituale dell’accoglienza. Lucia e Luigi D’Antonio, genitori adottivi e coordinatori regionali di Ai.Bi. Amici dei Bambini per la Campania, presenteranno il tema L’adozione, una via per conoscere Dio, al termine della Marcia per la Vita che si svolgerà ad Acerra, in provincia di Napoli, sabato 13 febbraio.

In occasione della 38esima Giornata per la Vita, la Diocesi di Acerra, insieme a Misericordia Sicut Pater e al Movimento per la Vita, organizzano una marcia comunitaria che, partendo alle 17.30 dalla parrocchia di Maria Santissima del Suffragio, in piazza Castello, condurrà alla Cattedrale di Acerra. Qui interverrà il vescovo della città campana, Sua Eccellenza monsignor Antonio Di Donna, che parlerà di Vita e pace, oltre l’indifferenza. A seguire prenderanno la parola i rappresentanti del Centro diocesano di aiuto alla vita, i coniugi D’Antonio con la loro testimonianza, per finire con l’esibizione dell’orchestra e del coro della scuola secondaria di primo grado “Gaetano Caporale” di Acerra.

Nel loro intervento, Lucia e Luigi riprenderanno la Lettera di san Paolo ai Romani, approfondita nel corso degli incontri di spiritualità organizzati nell’ambito delle attività de La Pietra Scartata, e in particolare il tema del rapporto tra l’uomo e Dio basato sulla relazione  adottiva. Il tutto analizzato alla luce della doppia esperienza di abbandono che i protagonisti di un’adozione quasi sempre sono costretti ad affrontare. Il bambino, con le sue lacerazioni, il suo dramma, la sua diffidenza verso il prossimo e specialmente nei confronti delle figure genitoriali. Ma di abbandono si può parlare anche a proposito di una coppia sterile, che all’improvviso si trova a dover rinunciare all’idea dell’autosufficienza procreativa. “Da queste due forme di abbandono – anticipa Luigi D’Antonio -, attraverso vari passaggi, si giunge all’incontro tra genitori e bambino. È questo l’evento che porta a una conversione nella vita della coppia. All’incontro il bambino arriva ‘nudo’, nel senso di privo di affetti e identità. Ma la sua è una povertà piena di senso – evidenzia il coordinatore regionale di Ai.Bi. Campania -: una ripresa dei veri valori che inducono a vivere secondo lo spirito e non secondo la carne”.

 

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