Utero in affitto. “Non si cambia la legge con sentenze creative”

giovanardi2Una recente sentenza del Tribunale per i Minorenni di Roma ha concesso a una coppia omosessuale l’adozione di un bambino generato in Canada ricorrendo alla pratica dell’utero in affitto. Ora 20 parlamentari chiedono alla Procura di Roma di ravvisare se il Tribunale ha compiuto un “abuso di diritto”. Se ne parla in questo articolo, che riportiamo integralmente, pubblicato sul quotidiano “Avvenire” sabato 2 aprile.

 

«Si tratta di due azioni forti ma sono una difesa del Parlamento e della sovranità popolare, per non essere presi in giro dai giudici». Così il senatore del movimento Idea, Carlo Giovanardi, ha presentato ieri a Palazzo Madama – insieme a Gaetano Quagliariello, Eugenia Roccella e Maurizio Gasparri – un esposto alla procura di Roma e un’istanza al procuratore generale della Corte di Cassazione contro i magistrati del Tribunale per i minorenni di Roma e, in particolare, della presidente Melita Cavallo, estensore della sentenza con cui il 14 dicembre 2015 è stata concessa l’adozione di un bambino a due uomini che hanno fatto ricorso,in Canada, a pratiche non ammesse dalla legge italiana. La sentenza non è stata impugnata dal Procuratore del Tribunale dei minori che pure aveva dato parere contrario all’adozione, e così  il 7 marzo scorso la sentenza è divenuta irrevocabile. Sono una ventina i parlamentari di vari gruppi (Idea, FI, Lega, Ncd, Gal e Cor), che hanno aderito alla doppia iniziativa, di cui Giovanardi è primo firmatario. Se in sede civile, quindi, si chiede una pronuncia volta a chiarire che la sentenza non fa precedente (pur non modificando il “giudicato”), in sede penale si chiede di verificare se nel comportamento della presidente Cavallo e dei giudici dei tribunali non siano ravvisabili estremi di reato, alla luce dell’ordinamento vigente e se non vi siano state negligenze o omissioni.

«Almeno formalmente – ha detto Giovanardi – la stepchild adoption è stata stralciata eppure il Tribunale dei minorenni ha stabilito che due uomini possono adottare un bambino da una madre surrogata e lo possono portare in Italia. Questo è contra legem. E il pm si era anche opposto». Giovanardi parla di «abuso di diritto». Roccella sottolinea che questa ed altre sentenze «legittimano ciò che legittimo non è, vale a dire l’utero in affitto, una pratica aberrante che è perseguita in Italia in base alla legge 40». Tuttavia «di fatto finora nessuno che è ricorso a questa pratica è stato mai sanzionato, benché sia possibile». Maurizio Gasparri ha parlato di «uso politico della giustizia», affermando che «c’è un preciso gruppo di persone che blocca le adozioni internazionali e favorisce la pratica dell’utero in affitto». Infine, Quagliariello, il fondatore di Idea, rimarca che «non si può cambiare la legge con una sentenza creativa».