Adozioni internazionali. Dal Pd una proposta di legge per un’agenzia pubblica nazionale: “Non sostituirà gli enti, ma li affiancherà nel sostegno alle coppie”

quartapelle

L’adozione internazionale in Italia sta vivendo la crisi peggiore della sua storia, afflitta da anni di totale paralisi del sistema e in particolare dell’Autorità Centrale. Nella speranza che l’accoglienza dei bambini stranieri possa avere un futuro nel nostro Paese, il Partito Democratico ha presentato la proposta di un ente nazionale che garantisca una sinergia tra Stato e Regioni e fornisca assistenza giuridica, sociale e psicologica alle coppie che intraprendono il percorso dell’adozione internazionale. Mercoledì 13 aprile, infatti, è stata presentata una proposta di legge che chiede proprio l’istituzione di un’agenzia pubblica per le adozioni internazionali. A illustrare l’iniziativa sono stati i deputati Giuseppe Lauricella, Anna Rossomando, Lia Quartapelle e Sandra Zampa, quest’ultima vicepresidente della Commissione bicamerale per l’infanzia e l’adolescenza.

Nessuna intenzione di sostituire gli enti autorizzati privati, assicurano i proponenti: la nuova agenzia dovrebbe invece affiancarli, creando così un rapporto virtuoso tra pubblico e privato. Il modello sarebbe quello dell’Arai, l’Agenzia regionale per le adozioni internazionali, operativa in Piemonte, che già fornisce servizi simili a quelli previsti per l’ente nazionale oggetto della proposta di legge.

“Si tratta di estendere quell’esperienza – ha spiegato Anna Rossomando durante una conferenza stampa alla Camera dei Deputati -: noi partiamo dall’idea che l’adozione internazionale coinvolge le vite e i sentimenti di chi adotta e di chi è adottato, e ha anche una dimensione pubblica e collettiva”. Rispondendo alle domande dei giornalisti intervenuti a Montecitorio, Rossomando ha sottolineato in particolare come “il percorso e le difficoltà che deve affrontare chi adotta” dimostrerebbero che l’intervento di un’agenzia pubblica sarebbe “molto utile per affrontare questo percorso”. “Nel settore delle adozioni internazionali abbiamo una disciplina all’avanguardia, un’ottima legge che può essere migliorata – ha evidenziato la deputata Pd -. Esistono delle criticità, come dimostra il calo del numero dei minori adottati, che richiedono maggiore supporto”. Da qui la proposta di un’agenzia pubblica nazionale che, “non intende sostituirsi, ma affiancare gli enti privati che operano in questo settore”, ha ribadito Rossomando.

Temi ripresi anche da Sandra Zampa, per la quale, con questa proposta di legge, si aprirebbe “un nuovo sistema delle adozioni”, andando oltre quegli “strumenti ormai obsoleti, con segni di stanchezza e poca efficacia” che, a suo parere, caratterizzerebbero attualmente la realtà delle adozioni internazionali in Italia.

Obiettivo principale della proposta di legge è quella di “rispondere alle criticità emerse: costi, assistenza post-adozione, affidabilità del soggetto pubblico”, ha sottolineato la deputata Lia Quartapelle. Che ha ribadito come, di fronte al calo delle adozioni internazionali, “dovuto a tanti fattori”, sia evidente la necessità di un “supporto maggiore”.

 

Fonte: Partito Democratico, Il Tempo