Perù. L’inizio del 2016 segna il sorpasso dell’adozione internazionale sulla nazionale. Ma 329 bambini sono ancora in attesa di una famiglia nelle liste di priorità

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Mentre in Italia si è ancora in attesa dei dati ufficiali sulle adozioni internazionali realizzate nel 2014 e nel 2015, i Paesi di origine forniscono informazioni molto aggiornate, addirittura all’inizio del 2016. Le cifre diffuse dal Perù arrivano fino a poco più di un mese fa, febbraio 2016, e dimostrano ancora una volta che c’è un gran bisogno di famiglie adottive.

L’inizio del 2016 ha segnato per il Perù un importante e positivo cambio di rotta in fatto di adozioni. Dal 1° gennaio al 29 febbraio i bambini peruviani orfani o abbandonati che hanno trovato una nuova famiglia sono stati 27, di cui 12 nel loro Paese e 15 all’estero. In vantaggio quindi l’adozione internazionale su quella nazionale, segnale incoraggiante e in controtendenza rispetto agli anni precedenti. Attraverso la Direzione generale per l’adozione, il Ministero delle Donne e delle Popolazioni Vulnerabili ha infatti diffuso i dati sul numero totale delle adozioni realizzate nel primo bimestre dell’anno in corso. E’ dal 2012, infatti, che le famiglie straniere non si dimostravano più accoglienti di quelle peruviane per i bambini abbandonati del Paese andino. I numeri di quell’anno raccontano di un quasi pareggio, con 100 minori accolti in adozione nazionale e 103 in internazionale, mentre nel 2011 la seconda aveva trovato una nuova famiglia a 21 bambini in più rispetto alla nazionale (113 contro 91). Ma dal 2013 la tendenza si era invertita, con i dati dei minori accolti in adozione nazionale sempre superiori a quelli dell’internazionale: 107 contro 74 nel 2013, 103 contro 91 nel 2014 e 104 contro 72 nel 2015. In tutti questi anni, il Paese più accogliente per i bambini peruviani è stata l’Italia, che ha sempre accolto un numero di piccoli peruviani molto più alto rispetto agli altri Paesi.

Ma il 2016 è iniziato con il piede giusto anche per le adozioni dei minori inseriti nelle liste prioritarie. Il Mimp ha reso noto che, nei primi due mesi del nuovo anno, sono stati 11 i bambini adottati provenienti dalle liste di priorità. Una media positiva che, se confermata anche nei successivi 10 mesi del 2016, permetterebbe di superare, in termini di accoglienza, i dati degli anni precedenti. I bambini e gli adolescenti peruviani adottati con procedimento prioritario, infatti, sono stati 51 nel 2011, 62 nel 2012, 41 nel 2013, per poi salire a 64 nel 2014 e scendere a 52 nel 2015. Confermata, inoltre, la maggiore disponibilità delle famiglie straniere nei confronti di questi minori. Degli 11 adottati tra gennaio e febbraio 2016, 3 hanno trovato una nuova famiglia nel loro Paese di origine, mentre gli altri 8 sono stati accolti in adozione internazionale.  Dati in linea con quelli degli anni precedenti: dei 41 adottati nel 2013, 27 hanno trovato casa all’estero, così come 50 dei 64 del 2014 e 38 dei 52 del 2015.

Attualmente restano 329 i minori inseriti nella lista delle adozioni prioritarie del Mimp in attesa di essere accolti da una nuova famiglia. Di questi, 148 hanno esigenze particolari, 111 fanno parte di gruppi di fratelli, 45 sono adolescenti, 17 sono affetti da qualche problema di salute e gli altri 8 sono bambini di età compresa tra i 9 e i 12 anni.

Venendo alle famiglie in lista d’attesa per l’adozione, il Ministero delle Donne e delle Popolazioni Vulnerabili rende noto che le coppie attualmente in attesa sono 245, di cui 167 peruviane e 78 straniere.

Infine, il Mimp riferisce che, ogni mese, i Tribunali peruviani dichiarano in stato di abbandono in media tra i 10 e i 12 minori. Un procedimento particolare viene seguito per gli adolescenti: affinché possano essere dichiarati adottabili, è necessaria una dichiarazione, rilasciata dalla magistratura, che illustri il suo stato di abbandono. Dichiarazione che arriva dopo una ricerca di informazioni lunga circa 8 mesi.

 

Fonte: Peru21, Mimp