Lupus in fabula nella Comunità Mamma Bambino: ma con la mamma vicino ogni paura svanisce

fame di mamma“Che bocca grande che hai! È per mangiarti meglio!”. È questa la frase che tutti i bambini ricordano della storia di Cappuccetto Rosso e che influenza il loro modo di concepire il lupo: un cane famelico e rabbioso.

Nella Comunità Mamma Bambino si parla dell’animale che, per eccellenza, spaventa i bambini e continua a intimorire gli adulti. Questa volta è stato Lele, il bimbo più piccolo dei tre accolti nella nostra comunità con la sua mamma, a mostrare il suo timore per il “mostro” che divorò Cappuccetto Rosso.

La paura del “lupo”, però, non viene mai senza ragione. “Tutte le paure hanno sempre origine da qualche sentimento che si ha dentro ma non si riesce a tirare fuori”, dice Nina, la mamma di Lele, parlando con gli educatori della comunità.

Lele, infatti, ha iniziato a dire di essere spaventato dal pensiero dell’”animale malvagio”, quando il suo migliore amico di giochi si è trasferito in una nuova casetta. Ecco che allora il “lupo”, si è fatto spazio nei pensieri del piccolo, sostituendosi al suo amico di giochi.

“Guardando Lele alle prese con la sua paura, ci siamo chiesti con la sua mamma come fare per aiutarlo a rendersi conto che non tutto è come sembra, ma che ci sono altri modi di vedere la stessa cosa”, affermano gli educatori della comunità. Il lupo può essere cattivo, ma può essere uno degli animali più buoni.

È per questo che Nina ha raccontato a suo figlio “Il libro della giungla”, in cui il protagonista Mowgly era stato accudito e cresciuto da mamma lupa e da tutto il branco che si era adoperato per fargli da famiglia.

Ora il piccolo Lele è consapevole del fatto che esistono sia i lupi cattivi che quelli buoni, ma sa anche che per affrontare quelli crudeli ci sarà sempre qualcuno pronto a proteggerlo: la sua mamma. Far scoprire che il “lupo” è sempre cattivo se si ascolta solo la storia di Cappuccetto Rosso  è uno degli scopi degli educatori della comunità Mamma Bambino. Una delle strutture sostenute dalla campagna Fame di mamma, un’iniziativa attivata da Amici dei Bambini per  supportare tutte le strutture di accoglienza finalizzate a  prevenire e superare l’abbandono sul territorio italiano.

Grazie al vostro sostegno a distanza alla campagna Fame di mamma, anche altre mamme potranno ricevere cure e sostegno da parte della comunità di Ai.Bi. e rafforzare il legame con i loro bambini.