Kenya. Quale futuro per chi non è stato adottato? Arriva la guida pratica per affrontare la vita fuori dagli istituti

fb-kenyaGli istituti sono garanzia di ripresa per molti bambini che escono da situazioni di abbandono. Ma com’è la vita fuori da queste strutture? Forse è questa la domanda che si pongono i ragazzi che si affacciano al percorso di uscita dagli istituti per affrontare la vita da adulti, e che fanno spesso i conti con una incapacità di adattamento alla vita “vera”.

Amici dei Bambini Kenya ha pubblicato una guida pratica per promuovere la deistituzionalizzazione dei bambini negli istituti di accoglienza e il loro reintegro nella comunità di origine per favorire percorsi di vita indipendenti.

Il manuale, che fa parte del più ampio progetto finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Italiana ‘Trasforming life of istitutionalized children and care leavers in Nairobi and Kajiado counties’, nasce dal bisogno di favorire un reinserimento positivo dei ragazzi che hanno passato la loro infanzia negli istituti all’interno della società.

Cresciuti senza l’amore di una mamma e un papà, questi giovani costituiscono una categoria vulnerabile perché sono stati privati delle attenzioni che solo una famiglia può garantire e perché non hanno acquisito le capacità utili per diventare uomini e donne indipendenti.

È per questo che Ai.Bi. ha deciso di applicare e diffondere la propria metodologia di deistituzionalizzazione e unirla a linee guida che sono state emanate dal governo centrale keniano. La guida affronta, infatti, il tema della reintegrazione familiare sulle basi delle “Linee guida per le cure di una famiglia alternativa ai bambini in Kenya” che, emanate dal governo nel 2014, prevedono una permanenza all’interno dei centri di accoglienza di massimo due anni.

Gli istituti sono strutture che garantiscono i diritti primari ai minori ma, troppo spesso, perdono il loro carattere peculiare: diventano, infatti,  luoghi di soggiorni troppo lunghi e  non di accoglienza temporanea finalizzata al reinserimento dei bambini in famiglia.

Ai.Bi. lavora affinché soluzioni alternative alle lunghe permanenze nei centri di accoglienza siano promosse e venga garantito il diritto primario di tutti i bambini: quello di essere figlio.