Siria. Papa Francesco “Tristi notizie da Aleppo: bimbi e malati sono in pericolo. Prego per tutti coloro che sono li ad aiutarli”. Ai.Bi in prima linea al loro fianco chiede una mano per poter fare di più

siria1Nel giorno dedicato al lavoro, Papa Francesco parla di dignità dell’uomo e il suo pensiero va a chi quella dignità la difende ogni giorno rimanendo nella propria terra: la Siria. Il pensiero del Pontefice va soprattutto a quei bambini di Aleppo che hanno bisogno di protezione e di aiuti costanti. Ecco quindi che Papa Francesco prega per tutti coloro che sono li a prestare aiuto. Come Ai.Bi., Amici dei Bambini, presente ad Aleppo con interventi di prima emergenza e la distribuzione di ceste alimentari “ready to eat” con cui finora quasi 8 mila siriani sono stati sfamati.
“Ricevo con profondo dolore le drammatiche notizie che giungono dalla Siria – ha detto Papa Francesco nel corso del Regina Coeli –  dove già da tempo la spirale di violenza rende la situazione disperata. In particolare ricevo tristi notizie da Aleppo, dove anche bimbi e malati sono in pericolo e prego per tutti coloro che sono li a prestare aiuto e esorto tutte le parti coinvolte nel conflitto a rispettare la cessazione delle ostilità e di rafforzare il dialogo come unica risorsa di pace”.

 

Un pensiero a cui si unisce anche Gentiloni che sui social tweetta #Aleppo chiama la comunità internazionale. Italia impegnata con #Onu per salvare quel che resta del cessate il fuoco
Un accorato appello che trova riscontro in quello che Ai.Bi. fa già da anni a Idlib e Binnish e ad Aleppo. Qui Ai.Bi. sta completando la quinta distribuzione di ceste alimentari: è proprio in quest’area che la nostra associazione è attiva con interventi di prima e seconda emergenza nell’ambito della campagna di sostegno a distanza per la prevenzione dell’emigrazione Io non voglio andare via. E così quasi 8 mila siriani (per la precisione 7.799) hanno avuto qualcosa da mettere sotto i denti: ceste contenenti alimenti di prima necessità “ready to eat”, ovvero pronte all’uso senza bisogno di essere cucinate e/o cotte. Ma non è abbastanza. Perché per 8 mila persone a cui Ai.Bi ha garantito viveri e bevande ci sono altre migliaia e migliaia di donne e bambini che soffrono e muoiono di fame. Insomma va bene ciò che si è fatto, ma vorremmo fare di più. E quel di più diventa realtà se anche tu ci aiuti con una semplice donazione  o attivando un sostegno a distanza.
Finora gli operatori di Ai.Bi. hanno potuto, infatti, assistere migliaia di bambini e donne (grazie al supporto del personale dell’ente partner Syrian Children Relief) distribuendo 5.810 ceste alimentari ma non è ancora sufficiente. Perché finché ci sarà anche un solo bambino che non avrà la sua cesta alimentare o il suo pezzo di pane, la missione di Ai.Bi non potrà dirsi conclusa. Ma con le nostre sole forze questo sarà arduo: se tu ci aiuti con una donazione o con un sad (sostegno a distanza), molto più velocemente e molti più bambini avranno di che mangiare.

Di Ai.Bi. quasi 8mila persone non si dimenticheranno mai. E noi non vogliamo dimenticarci di loro, né lasciarli al loro destino. Ma per dare continuità a quanto fatto fino a oggi, è necessario un contributo piccolo ma continuativo da parte di ognuno di noi: quel sostegno a distanza che può dare un futuro a tanti bambini siriani.

DONA ORA
Emergenza Siria