Lupi (Ncd): “Ecco perché la delega alle adozioni internazionali è stata data alla Ministra Boschi e non al Ministro Costa”

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A meno di 48 ore dalla nomina, avvenuta martedì 10 maggio, del ministro delle Riforme Maria Elena Boschi al ruolo di presidente della Commissione Adozioni Internazionali, iniziano a chiarirsi i retroscena della vicenda. In molti, infatti, si sono chiesti come mai la presidenza della Cai non sia stata affidata al ministro degli Affari regionali con delega alla famiglia Enrico Costa. A fare luce sulle motivazioni che hanno portato alla scelta della Boschi è il deputato del Nuovo Centrodestra Maurizio Lupi, capogruppo di Area Popolare alla Camera.

Solo due mesi fa – a metà marzo – Costa ha ricevuto dal premier Matteo Renzi la delega alle politiche familiari, un incarico che, nei governi del nostro Paese, mancava dal 2011. Nel frattempo la situazione di totale paralisi della nostra Autorità Centrale per le adozioni internazionali diventava sempre più palese. Da ogni parte, sia gli addetti ai lavori (enti autorizzati e associazioni familiari) che gli esponenti di diversi schieramenti politici con più di 50 tra interrogazioni e interpellanze parlamentari, continuavano a chiedere a gran voce un intervento del governo per risolvere lo stallo. A cominciare da un cambio al vertice della Cai. Tutto lasciava pensare quindi che la delega alle adozioni internazionali sarebbe stata affidata nelle mani del ministro per la famiglia. Lo stesso Dpr  108 del 2007, all’articolo 3 del capo II, infatti, prevede che: “la Commissione è presieduta dal Presidente del Consiglio dei Ministri o dal Ministro delle politiche per la famiglia”.

Invece si è deciso per la Boschi. Il perché lo ha spiegato Lupi in un’intervista al quotidiano “Avvenire”. Alla base della decisione c’è stata uno specifico accordo tra le varie componenti del governo, finalizzato a mettere fine, dopo due anni di totale inefficienza, alla paralisi che affligge il sistema italiano delle adozioni internazionali. “Il problema non è chi detiene la delega – ha detto l’ex ministro -, ma l’intesa di maggioranza. Per noi il tema delle adozioni è solo lo sblocco delle adozioni internazionali che sono in una situazione drammatica. Mi pare che Renzi sia d’accordo, a quanto leggo”.

Per poter porre fine allo stallo in cui si trova la Cai ormai da oltre 2 anni è stato necessario quindi un accordo politico con la nomina di un ministro molto vicino al premier al ruolo di presidente della Commissione. Proposta raggiunta, a quanto detto da Lupi, dopo un confronto tra le varie parti della maggioranza. Da qui l’accettazione, da parte di Ncd, di “sacrificare” la possibile nomina di Costa a favore di quella di Boschi.

 

Fonte: Avvenire