Croazia. Adozioni internazionali: via libera ai cittadini stranieri

bambini croatiI bambini croati che per più di due anni non vengono adottati, potranno essere affidati in adozione a famiglie straniere. A metterlo nero su bianco  è il “Protocollo sulle adozioni internazionali” varato dal Ministero delle Politiche  sociali con cui la Croazia  tenta di risolvere la questione dei tanti bambini non adottati. La legge croata ad oggi dice che gli stranieri possono adottare bambini croati solamente se i cittadini croati in lista d’attesa non sono interessati.

E tra gli stranieri potenziali genitori adottivi gli italiani si sono sempre distinti, seguiti dagli svedesi, tedeschi e olandesi.

Il “Protocollo sulle adozioni internazionali” nasce dal calo costante che si è registrato negli ultimi anni. Dalla Croazia gli italiani hanno adottato in media dai 5 ai 10 bambini all’anno fino al 2012. Da allora ci sono state solamente due adozioni. Dal primo aprile del 2014 con l’entrata in vigore della Convenzione de L’Aja, nessun bambino è stato adottato da cittadini stranieri. Per questo per risolvere il problema, il Ministero ha varato il protocollo che per la prima volta regolamenta a tutto tondo la questione.

Da quando abbiamo firmato la convenzione de l’Aja, che da’ forti garanzie a coloro che adottano i bambini – ha dichiarato il viceministro delle politiche sociali Dina Topcic-Rosenberg – abbiamo avuto diverse richieste da persone e organizzazioni sociali relative al sistema delle adozioni in Croazia. Non sapevamo cosa rispondere ma da adesso in poi le cose cambieranno”.

Come prima cosa alla luce delle nuove disposizione, il ministero si metterà in contatto con le istituzioni straniere delegate per le adozioni e verificherà se queste adempiono a tutti i criteri richiesti. Poi verificheranno tutta la documentazione relativa ai richiedenti.

Dopo questo passaggio, queste persone entreranno  a fare parte di un apposito registro – ha precisato Topcic-Rosenberg – che permetterà a loro di essere visibili a tutti i centri per l’assistenza sociale che si prendono cura dei bambini in attesa di una famiglia che voglia adottarli”.

Fonte: La Voce del Popolo