Russia. In aumento il fenomeno degli abbandoni ripetuti: un bambino su 10 viene abbandonato una seconda volta

medvedev-united-russia-partySempre più spesso, in Russia, la lotta all’abbandono non può dirsi vinta neppure nel momento in cui un bambino viene adottato da una famiglia. Sono in preoccupante aumento, infatti, i casi di abbandono ripetuto. Un fenomeno che, con gli effetti traumatici che comporta sui suoi piccoli sfortunati protagonisti, in parte oscura i buoni risultati fatti registrare negli ultimi anni in termini di minori adottati rispetto a quelli che fanno il loro ingresso in istituto.

I temi dell’accoglienza famigliare dei minori russi e della prevenzione dei cosiddetti “abbandoni sociali” sono stati al centro di una recente riunione del Governo di Mosca. Il primo ministro Dmitriy Medvedev ha dapprima messo in risalto come l’accoglienza dei minori abbandonati sia sempre più frequente, incoraggiata anche dalla concessione alle coppie adottive e affidatarie di un sostegno economico statale, per poi puntare l’attenzione sui crescenti casi di abbandono ripetuto.

Dal 2014, ha sottolineato Medvedev, il numero di bambini abbandonati nell’arco di un anno è sempre inferiore rispetto a quello dei minori accolti in famiglia. I dati aggiornati ai primi 9 mesi del 2016 parlano di 43.706 bambini entrati in istituto a fronte di 60.637 che hanno trovato accoglienza in adozione o in affido. Negli ultimi 10 anni il numero dei minori presenti in orfanotrofio si è ridotto di due terzi, passando da 186mila a 61mila.

La crescita dell’accoglienza è stata possibile, come rilevato dallo stesso primo ministro, anche grazie al riconoscimento da parte dello Stato di un sussidio statale che va da 10mila a un milione di rubli, pari a 140-14mila euro. Si tratta di un bonus forfettario, erogato una tantum ad adozione conclusa. Dal 1° febbraio 2016 il suo ammontare è stato fissato a 118.500 rubli, circa 1.700 euro, per l’accoglienza di bambini con bisogni speciali, quali disabili, maggiori di 7 anni o gruppi di fratelli. Per tutti gli altri minori, il sussidio è di 15.500 rubli, pari a circa 200 euro. A questa forma di sostegno, si aggiungono dei sussidi mensili, riconosciuti non solo per l’adozione, ma anche per l’affido dei minori. Il loro ammontare varia da regione a regione: in quella di Mosca, per esempio, corrisponde al 40% dello stipendio del genitore accogliente.

Nonostante questo, però, nel 2016 si sono registrati oltre 5.700 casi di revoca dell’adozione o dell’affido. Quasi 6mila bambini hanno vissuto il trauma di un secondo abbandono. Sebbene il 30% delle coppie adottive e affidatarie abbia effettuato la formazione propedeutica all’accoglienza.

Di fronte a tale situazione, il governo russo ha deciso di correre ai ripari. Al ministero dell’Istruzione e della Scienza è stato affidato il compito di analizzare le cause di revoca delle adozioni e degli affidi e di elaborare un sistema che preveda la restituzione allo Stato dei sussidi forfettari ricevuti da parte delle famiglie adottive e affidatarie. Medvedev, inoltre, ha invitato a perfezionare il sistema di selezione e preparazione degli aspiranti genitori accoglienti.

 

Fonte: Rg.ru