adozioni, le testimonianze del progetto promosso da CEI e Forum Famiglie

#Dònàti. Patto Chiesa-istituzioni per rilanciare le adozioni e l’affido

L’iniziativa del 25 aprile 2018, promossa dal Forum Famiglie al Galoppatoio di Villa Borghese con le testimonianze di figli e genitori adottivi e affidatari, il contributo di esperti e relatori sia di ambito cattolico che sul versante istituzionale, ha espresso un unico fine: lanciare un progetto condiviso e diffuso per riportare i riflettori delle coppie italiane sulla bellezza e l’attualità di queste scelte di accoglienza e far crescere il numero di bambini e adolescenti che possono contare sull’abbraccio di una mamma e un papà

Presente, tra gli altri, l’Autorità Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Filomena Albano: “L’accoglienza è una risorsa incredibile per chi la dà e la riceve – ha detto – ma c’è necessità di creare un sistema, una rete che non abbandoni le famiglie” e in questo senso “serve anche un investimento dello Stato

adozioni, le testimonianze del progetto promosso da CEI e Forum FamiglieTanti passeggini, un mare di mamme e di papà, con altrettanti bambini a rappresentare il mondo intero: è stato questo e molto di più l’evento-testimonianza del 25 aprile 2018 a Roma #Dònàti: fatti un dono, dona una famiglia a chi non l’ha!, che ha messo al centro dell’attenzione del Villaggio per la Terra di Villa Borghese, a Roma, il tema delle adozioni e dell’affido come risposte e scelte di bellezza. Scelte ‘forti’, ma possibili, opportunità da cogliere al volo per arricchire la propria vita e riempire dell’abbraccio di una mamma e un papà quella di un bambino abbandonato o temporaneamente fuori dalla propria famiglia di origine.

Nell’ambito dell’evento, promosso e organizzato dal Forum Famiglie insieme con cinque associazioni interne al Forum stesso –Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Azione per Famiglie Nuove, Famiglie per l’Accoglienza e Progetto Famiglia – particolarmente dedite all’accoglienza di minori in difficoltà, è stato lanciato il progetto omonimo, “un progetto che non ha scadenza” – specifica opportunamente il Presidente nazionale del Forum Famiglie, Gigi De Palo – proprio perché si pone un obiettivo grande e di prospettiva: riportare al centro degli interessi delle famiglie italiane scelte come le adozioni internazionali, nazionali o l’affido familiare.

Tra le testimonianze più belle, quella di Alessandro e Claudia, tre figli biologici e il bisogno urgente di dare risposta all’interrogativo loro affidato da un’amica: cercare una mamma e un papà per Emanuela, bambina disabile in attesa di adozione. Se non noi, chi?”, si sono chiesti subito. E così, “da quel giorno Emanuela è entrata in casa nostra, ha aperto il nostro cuore, ci ha insegnato a crescere come famiglia e, con la sua diversità, ci aiuta ogni volta a ridimensionarci”. Segni concreti di vitalità delle famiglie italiane, come sottolinea anche il Presidente del Forum, De Palo: “Sono tante le famiglie in Italia che vorrebbero donare, adottando o prendendo in affidamento un bambino, ma non lo fanno per paura, per burocrazia, perché si sentono sole nella scelta”. Sulla stessa linea d’onda anche il direttore dell’Ufficio nazionale CEI per la pastorale familiare, don Paolo Gentili: “Vogliamo ripartire dal basso, sognando con i piedi per terra, non ripartendo dai tavoli e dalla burocrazia, ma dai cuori che si aprono, che possono creare ponti che vanno oltre i muri e sollecitare le istituzioni”. “Non possiamo – aggiunge – non sentire il grido di solitudine che c’è in chi si sente abbandonato”. Un filo ripreso dal vescovo ausiliare di Roma, mons. Paolo Lojudice, secondo il quale “quando si tutela la vita di un bambino, stiamo investendo sul futuro dell’umanità”. Per questo, ha aggiunto, “è necessaria una battaglia pensata”.

Tra i relatori era presente anche l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Filomena Albano: “L’accoglienza– dice – è una risorsa incredibile per chi la dà e per chi la riceve, ma ha bisogno di un sistema, una rete che non abbandoni le famiglie”. E parte integrante di questa rete, ha ribadito Albano, dev’essere anche la ‘cosa pubblica’: “Serve – sottolinea – anche un investimento dello Stato”, sia per le adozioni che per l’affido. Un concetto reso ancora più esplicito da Michele Palma, direttore generale del dipartimento delle Politiche familiari, secondo il quale “qualsiasi sarà il governo futuro dovrà prendere consapevolezza del fatto che servono soldi per sostenere, fare politiche e investire sulle famiglie”. Un’urgenza confermata dalle cifre che Palma snocciola dal palco di #Dònàti: con i fondi pro-famiglia ‘crollati’ negli ultimi anni da 200 a 4 milioni di euro. E la parziale ‘buona notizia’ di un bando da 10 milioni di euro attraverso il Fondo Sociale Europeo con l’obiettivo di spiegare alle Regioni come accompagnare le famiglie affidatarie. Una goccia nel mare, ma da qualcosa si dovrà pure iniziare.

L’evento #Dònàti: fatti un dono, dona una famiglia a chi non l’ha! non si ferma alla Capitale e sarà riproposto in tutte le regioni italiane per incontrare e sensibilizzare le famiglie alla bella possibilità dell’affido e dell’adozione.