famiglia, Gandolfini contro il "falso in atto pubblico" del sindaco di Torino Appendino

Elezioni europee. Un documento per l’Europa della famiglia e dei valori. E c’è anche l’adozione

Lo ha sottoposto ai candidati all’europarlamento il Comitato Difendiamo i Nostri Figli

famiglia, Gandolfini contro il "falso in atto pubblico" del sindaco di Torino AppendinoC’è anche il Comitato Difendiamo i Nostri Figli tra le organizzazioni che hanno sottoposto un manifesto politico ai candidati alle elezioni europee di domenica 26 maggio. Un manifesto che, come illustra lo stesso documento dell’organizzazione presieduta dal portavoce Massimo Gandolfini, ha, tra i sette punti fondamentali, l’incentivazione dell’adozione per fare fronte alle “difficoltà nella generazione che incontrano coppie formate da un uomo e da una donna”, contrapposta alla deprecabile pratica dell’”utero in affitto”.

Ma molti altri sono i punti del manifesto che, è scritto nella lettera di accompagnamento vergata dal Comitato, mira a un emiciclo comunitario che “sia innanzitutto attento a dare voce e forza ai corpi intermedi in cui resiste e torna a fiorire una nuova dignità umana, per saper interpretare un reale bisogno di riforma a favore di una rinnovata centralità della persona umana a partire dalla famiglia naturale, dalla vita umana dal concepimento alla morte naturale, dalla libertà di educazione”.

Al primo posto è posta la promozione della famiglia fondata sul matrimonio fra uomo e donna, con “il riconoscimento del ruolo insostituibile della famiglia di cui all’art. 29 della Costituzione (italiana, nda) e la conseguente adozione di misure atte a sostenerla concretamente nel suo ruolo di generazione ed educazione dei figli nonché di cura della vita più fragile”. Seguono: la promozione del diritto alla vita dal concepimento alla morte naturale; il sostegno alla natalità e sensibilizzazione in ordine all’ ”inverno demografico”; l’affermazione della binarietà sessuale e rifiuto dell’ideologia di genere; la tutela della libertà di manifestazione del pensiero e di quella educativa; l’affermazione della riproduzione naturale e il no all’utero in affitto; la promozione delle enormi possibilità dell’umana natura, da intendersi in senso opposto al transumanesimo ma piuttosto verso la promozione “delle preziose potenzialità insite nella persona umana, quali il rispetto dell’altro, il senso della solidarietà, anche verso i Paesi in via di sviluppo, l’impegno per migliorare la salute”.

Al 18 maggio sono stati 45 i candidati di varie formazioni politiche e dei vari collegi elettorali in cui è suddivisa l’Italia che hanno siglato il documento.