Coronavirus. I bambini diventano “nonni-sitter”

Un rovesciamento che può produrre cambiamenti virtuosi quello tra nonni e nipoti

Un mondo sottosopra, quello dei bambini che si trovano barricati nelle proprie abitazioni per l’emergenza Coronavirus. E, così, i ruoli si invertono e i bimbi si riscoprono “nonni-sitter”. Già, proprio così.

Il perché lo spiega, in un’articolo pubblicato da Il Messaggero, Eleonora Salvi, portavoce di Federanziani Senior Italia. “Il rovesciamento dei ruoli c’è anche a livello collettivo. Tutta la fascia anagrafica dei giovani adesso deve dimostrare solidarietà nei confronti degli anziani”, spiega.

“Non si tratta – dice ancora – soltanto di rispettare le regole, ma anche di mettersi in campo per aiutarli a fare la spesa, andare in farmacia, pagare le bollette. (…) C’è bisogno di uno sforzo collettivo e questa emergenza può produrre cambiamenti virtuosi”.

Già, perché i nipoti, come spiega l’articolo, in qualche caso ci sono arrivati da soli. Qualcuno va a fare la spesa, qualcuno chiama al telefono. E non solo per chiedere la “mancetta”. Perché i nonni sono importanti. Questa emergenza Coronavirus li sta mettendo a rischio e così scatta l’allarme, anche tra i nipoti. Che si fanno protettivi. E, soprattutto, collaborativi.